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Tellini Annalisa

Alzheimer: molto probabilmente non è una malattia del cervello

www.focustech.it, 22-09-2022

Uno studio del 2006 ha suggerito che alla base dello sviluppo di questa condizione ci sarebbe una proteina cerebrale, chiamata amiloide-beta. Nel giugno 2021 l’FDA aveva approvato l’aducanumab, una beta-amiloide che mira agli anticorpi, come trattamento per l’Alzheimer, anche se i dati a sostegno del suo uso erano incompleti e contraddittori. Per anni, gli scienziati si sono concentrati sul tentativo di trovare nuovi trattamenti per l’Alzheimer prevenendo la formazione di grumi dannosi per il cervello di questa misteriosa proteina chiamata amiloide-beta, spesso trascurando o addirittura ignorando altre possibili spiegazioni.

La necessità di un nuovo modo di pensare all’Alzheimer “fuori dagli schemi” sta emergendo come una priorità assoluta nelle scienze del cervello. Sulla base degli ultimi 30 anni di ricerca, non si pensa più all’Alzheimer come principalmente a una malattia del cervello. Piuttosto, si suppone che sia principalmente un disturbo del sistema immunitario all’interno del cervello. Il sistema immunitario, che si trova in ogni organo del corpo, è un insieme di cellule e molecole che lavorano in armonia per aiutare a riparare le lesioni e proteggere dagli invasori estranei. 

Quando qualcuno sperimenta un’infezione virale o batterica, il sistema immunitario aiuta nella lotta contro questi invasori microbici. Questi stessi processi avvengono anche nel nostro cervello. Quando c’è un trauma cranico o i batteri il sistema immunitario è li per proteggere e reagire. I ricercatori credono che l’amiloide-beta non sia una proteina prodotta in modo anomalo, ma piuttosto una molecola presente normalmente che fa parte del sistema immunitario del cervello. Quando si verifica un trauma cerebrale o quando i batteri sono presenti nel cervello, l’amiloide-beta contribuisce in modo chiave alla risposta immunitaria completa del cervello.

Tuttavia, è qui che inizia il problema, l’amiloide-beta non è in grado di distinguere tra batteri invasori e cellule cerebrali ospiti e attacca erroneamente le stesse cellule cerebrali che dovrebbe essere proteggere. Ciò porta a una perdita cronica e progressiva della funzione delle cellule cerebrali, che alla fine culmina nella demenza, tutto perché il sistema immunitario del nostro corpo non è in grado di distinguere tra batteri e cellule cerebrali. Da qui l’ipotesi che il morbo di Alzheimer sia una malattia autoimmune.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Tellini Annalisa
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2022-09-22
Numero
Fontewww.focustech.it
Approfondimenti Onlinehttps://focustech.it/2022/09/22/alzheimer-malattia-cervello-560749
Subtitolo in stampawww.focustech.it, 22-09-2022
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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