Una ricerca congiunta internazionale, pubblicata suNature Genetics e sviluppata da più di 450 autori di tutto il mondo, fra cui due di docenti di neurologia del dipartimento "neurofarba" dell'Università di Firenze, ha scoperto nuovi elementi che aiuterebbero a comprendere meglio la malattia di Alzheimer. In particolare, in ambito genetico, sono state individuate tre varianti: una variante, presente nella microglia (la PLCG2), riduce il rischio di ammalarsi, mentre altre due (le ABI3 e TREM2) ne aumentano il rischio.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)