Tre ricercatori dell’Università di Princeton e di New York hanno analizzato il fenomeno delle bufale online. E’ emerso che, almeno negli Stati Uniti, a diffondere le notizie false su Facebook, sono soprattutto gli over 65. Gli autori dello studio, pubblicato su Science Mag , sono partiti dalle ultime elezioni americane e hanno effettuato un sondaggio su 3.500 persone con l’intento di capire come l'uso dei social media influisca sulle modalità di conoscenza della politica in campagna elettorale. Le risposte raccolte sono state incrociate con quanto condiviso sul proprio profilo Facebook dagli stessi intervistati. Obiettivo: individuare, sul social network di Zuckerberg, i link che rimandavano a siti definiti come produttori di “fakenews”. I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte degli utenti di Facebook non ha condiviso link provenienti da siti di notizie false ma gli over 65 lo hanno fatto “quasi sette volte di più dei giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni” e più del doppio rispetto ai 45-65enni. Il dato si conferma anche in termini proporzionali: a postare qualche link inaffidabile è stato l’11% degli over 65, contro i 3% dei più giovani. Per gli autori della ricerca ciò è dovuto al digital divide esistente fra giovani e vecchie generazioni e all’età che fa perdere, in parte, la capacità di riconoscere le bufale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)