L'esperimento del Maggiordomo di quartiere, già attivo nella città di Genova dall'8 giugno scorso, sarà prorogato fino al 7 settembre prossimo. Si tratta di un progetto finanziato da Regione Liguria (assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche sociali) attraverso risorse del Dipartimento nazionale per le Pari Opportunità e realizzato con i partner operativi Confindustria Liguria e Confesercenti Genova (ente capofila) e con la collaborazione del Comune di Genova, rivolto alle attività commerciali e ai cittadini della zona di piazzetta Luccoli, per commissioni, consegne, piccole manutenzioni e cortesie di vicinato, ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.30 (il sabato fino alle 18). Nelle prime otto settimane di attività, il servizio è rimasto attivo per 600 ore e 50 giornate, raccogliendo o consegnando 79 pacchi o buste a residenti o commercianti, effettuando 56 interventi di manutenzione o supporto alle esigenze di chi abita o lavora tra via Luccoli e Vico Casana, ricevendo 440 richieste di informazioni. Inoltre si è registrata una media di 21 anziani che ogni giorno si sono rivolti al Maggiordomo per piccoli aiuti o anche chiedendo semplicemente un momento di ascolto. Sarà stanziato un milione di euro del Fondo sociale europeo (asse inclusione sociale) per estenderlo a tutta la regione. L’assessore alle Politiche sociali Sonia Viale sottolinea: “la funzione sociale e di ascolto svolta dal Maggiordomo di quartiere soprattutto nei confronti delle persone anziane, più fragili e spesso sole che hanno bisogno di un piccolo aiuto per le faccende quotidiane, dal cambiare una lampadina in casa, al recapito di pacchi, bollette o farmaci a domicilio, mentre alcune volte hanno bisogno di essere ascoltati, di raccontare esperienze e aneddoti della propria vita. Non solo: i contatti e le richieste al Maggiordomo sono aumentate di giorno in giorno con efficacia e celerità, sintomo che l’organizzazione del servizio ha funzionato con una reale integrazione tra il pubblico e il privato”. Il Maggiordomo di quartiere servirà, inoltre, per il monitoraggio degli anziani, con la consegna della spesa o dei farmaci a domicilio per coloro che hanno problemi di mobilità, il ritiro delle ricette, l’aiuto nella lettura delle bollette, la cura di piante o piccoli animali domestici, le informazioni sulla vita di quartiere (offerte, feste, eventi), l’aiuto per trovare badanti, colf, babysitter e così via.
(Fonte: tratto dall'articolo)