Portare una persona con demenza in ospedale, al pronto soccorso, è un’impresa particolarmente difficile. Il professor Marco Trabucchi, presidente di Aip (Associazione Italiana di Psicogeriatria), sottolinea come sarebbe importante fornire questi malati di un percorso particolare, con accanto i suoi cari. Per evitare attese, stress, solitudine. In questi mesi nell’Ospedale Civile di Vigevano è partito un progetto di ricerca, che si chiama IDENTITÀ (Italian Dementia Friendly Hospital Trial) che intende studiare che riflesso hanno sui pazienti e sui caregiver l’utilizzo di pratiche «dementia friendly» e la formazione del personale privo di competenze specifiche. I primi risultati sul percorso ospedaliero di 100 pazienti sembrano confermare che la formazione del personale e la presenza dei caregiver accanto a pazienti con deterioramento cognitivo solitamente riducono i giorni di degenza. Non si è ancora arrivati a dei farmaci contro la demenza, ma è dimostrato che gli stili di vita influenzano molto e che si può ridurre il rischio di demenza di un terzo, come segnala una ricerca dell’Università di Exeter, in Gran Bretagna. Attività fisica, dieta bilanciata, niente fumo e non troppo alcol.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)