Scoprire il tumore al seno con cinque anni di anticipo, prima ancora che se ne manifestino i sintomi clinici. Potrebbe accadere grazie ad un semplice prelievo di sangue in grado di identificare la risposta immunitaria dell’organismo alle sostanze prodotte dalle cellule tumorali. La notizia arriva da Glasgow dove è in corso la Conferenza annuale del National Cancer Research Institute. Le ricerche sulla cosiddetta biopsia liquida sono in continuo aumento negli ultimi anni per gli indubbi vantaggi di poter contare su una tecnica diagnostica meno invasiva e che consente di raccogliere informazioni genomiche sul tumore. E proprio a qualche giorno fa sulla rivista Clinical Cancer Research è stato pubblicato uno studio, condotto presso l'Abramson Cancer Center della University of Pennsylvania, sulla biopsia liquida come strumento per predire la prognosi del tumore più aggressivo del cervello, il glioblastoma.
(Fonte: tratto dall'articolo)