Fino a poco tempo fa si pensava che il nostro patrimonio di neuroni (le cellule che fanno funzionare il cervello) fosse limitato: una volta diventati adulti, non se ne formano di nuovi e quelli che abbiamo muoiono al ritmo di 100.000 al giorno. Il cervello è quindi destinato a un lento ma inesorabile invecchiamento, che determina un rallentamento cognitivo e, sempre più spesso, forme di demenza senile. Invece gli studi più recenti hanno dimostrato che possiamo intervenire
(Fonte: www.sperling.it)