AstraZeneca e MSD hanno presentato i risultati dello studio di fase III PROfound che ha esaminato 387 uomini con tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) e con una mutazione dei geni di riparazione della ricombinazione omologa (HRRm) e progressione della malattia durante il precedente trattamento con nuovi agenti ormonali (NHA) (abiraterone o enzalutamide).
I risultati hanno indicato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante con olaparib in termini di sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPFS, endpoint primario), migliorando il tempo di sopravvivenza senza progressione della malattia o di morte dei pazienti con mCRPC e mutazioni BRCA1/2 o ATM con una mediana di 7,4 mesi vs 3,6 mesi in quelli trattati con abiraterone o enzalutamide (HR 0,34 [95% CI, 0,25-0,47], p<0,0001).
Oaparib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte del 66% in questi pazienti.
(Fonte: tratto dall'articolo)