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Guzzetti Silvia

Troppe disparità. Nei Paesi «egoisti» si muore di più

Avvenire, 12-08-2018, p.A6

L’ultimo studio dell’Istituto nazionale di statistica britannico (Office for National Statistics) evidenzia che, dove il divario tra ricchi e poveri è andato aumentando, come in Gran Bretagna e Stati Uniti, la salute di tutti ne risente, soprattutto quella dei poveri.
Muoiono prima, soprattutto, i neonati e gli anziani, e la vita media non si allunga più, come è sempre capitato negli ultimi 150 anni. In Gran Bretagna, in particolare, si è fermato il prolungamento della vita media, con un peggioramento delle donne rispetto agli uomini. 
Tra il 2006 e il 2011, in Gran Bretagna, l’aumento dell’aspettativa di vita per le donne è calato da 12,9 settimane all’anno a 1,2 settimane, con una diminuzione del 90%, mentre per gli uomini l’abbassamento è stato del 76%, da 17,3 a 4,2 settimane.
Gli Stati Uniti hanno una situazione peggiore, con un rallentamento dell’incremento dell’aspettativa di vita del 90%. 

Nella corsa per allungare l’aspettativa di vita sono virtuose le nazioni nordiche, Norvegia, Danimarca e Finlandia, dove gli anni previsti alla nascita hanno guadagnato, sia per gli uomini che per le donne, qualche settimana all’anno. Il risultato di queste statistiche ha generato un dibattito nel Regno Unito, che si trova ad interrogarsi sul perché il Paese sia passato «dall’essere uno degli Stati più efficienti, quando si trattava di allungare la vita media, a uno dei peggiori nelle classifiche di mondiali». 

Richard Wilkinson è l' autore del bestseller The Spirit Level, studio dell’impatto che il divario tra ricchi e poveri ha su salute fisica e mentale, livelli di istruzione, obesità e mobilità sociale. Wilkinson afferma che «Questi dati e diversi altri studi dimostrano che la qualità dei rapporti sociali, le amicizie, il senso di appartenenza a una comunità, sono di importanza chiave per la salute e la felicità. Almeno quanto il fatto che si fumi oppure no. Chiaramente le società del nord, dove c’è più uguaglianza e la vita di comunità è più forte, sono più felici, meno stressate, più unite e, come risultato, si vive più a lungo. Mentre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dove ci si aiuta di meno e ci si fida poco gli uni degli altri, si muore di più».

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Guzzetti Silvia
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
PagineA6
LinguaItaliano
OriginaleSi
Area TematicaGran Bretagna
Data dell'articolo2018-08-12
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 12-08-2018, p.A6
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Guzzetti Silvia
Attori
Parole chiave: Europa Longevità Povertà Stili di vita