Tony Bennett, famoso cantante italo-americano, è malato di Alzheimer e per gli ultimi sei anni ha combattuto contro gli effetti della malattia, pur avendo ottenuto nello stesso periodo alcuni dei maggiori successi della sua lunghissima carriera. Lo ha rivelato lui stesso in un articolo pubblicato dalla rivista della Aarp, l’associazione americana dei pensionati.

«La vita è un dono, anche con l’Alzheimer», ha detto Bennett (vero nome Anthony Dominick Benedetto), ringraziando la famiglia per il sostegno ricevuto durante quest’ultima odissea. Figlio di immigrati calabresi, il primo della sua famiglia nato in ospedale, Bennett ha 94 anni e da quando ne aveva dieci canta in pubblico. Nel 2015 i primi sintomi, qualche mese dopo il debutto dell’ ultimo album e la successiva tournèe. La diagnosi è dell’anno successivo. Incoraggiato da un team di neurologi, Bennett ha continuato a cantare e a suonare per stimolare positivamente il cervello.

Famoso anche in Italia dove nel 2017, a 90 anni è stato ospite di Rumors, la rassegna musicale del Teatro Romano di Verona, in una intervista a L'Arena, aveva dichiarato: «Non riesco a pensare a un aspetto negativo del fatto di andare in tour alla mia età. Spero di continuare a farlo per tanto tempo». Dopo la diagnosi, Bennett ha cominciato a seguire una dieta speciale, a fare ginnastica con un personal trainer e fisicamente è in buona forma. I

l cantante di «I Left My Heart in san Francisco», vincitore di 19 Grammy tra cui uno alla carriera e di due Emmy, può ancora riconoscere membri della famiglia ma oggetti di uso quotidiano come una forchetta o un mazzo di chiavi lo confondono. L’ultima performance risale al marzo 2020 al Count Basie Center for the Arts del New Jersey. Poi è scoppiato il Covid e da allora il mito della musica e si è chiuso in casa: «È stato un duro colpo: la sua memoria prima della pandemia era decisamente migliore», ha detto Gayatri Devi, lo specialista di New York che ha in cura il cantante: «Ma non è solo: per molti altri miei pazienti l’impatto dell’isolamento è stato disastroso».