Swissmedic ha dato ieri il via libera a una terza dose di vaccino per le persone immunodepresse o particolarmente a rischio, particolarmente consigliata a tutte le persone con più di 65 anni. La presidente della task force federale Tanja Stadler ha affermato che essa è stata decisa poiché si è notato, per la Svizzera, che il tasso di copertura in ottobre è sceso tra gli ultraottantenni al 73-87%, rispetto all’89-94% del mese precedente. Si presume che ciò accadrà anche tra le persone a partire dai 65 anni: una terza dose potrebbe evitare da 10 a 20mila ricoveri, ha precisato Stadler in una conferenza stampa.
In una nota, l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e la Commissione federale per le vaccinazioni (Cfv) raccomandano in particolare il booster a tutte le persone con più di 65 anni. La raccomandazione vale soprattutto per i residenti nelle case per anziani e nelle case di cura e per le persone a partire dai 65 anni con gravi patologie preesistenti. Christoph Berger, presidente della Cfv, ha affermato che si sta studiando, assieme all’Ufsp, la possibilità di una vaccinazione di richiamo anche per il personale curante che lavora con persone a rischio. Berger ha insistito sulla necessità di motivare le persone che non sono ancora state vaccinate, in particolare quelle impiegate nelle case di cura.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)