Alcuni ricercatori dell'Università dell'Ulster hanno scoperto che l’impiego sui topi del veleno di un ragno chiamato tarantola, faceva diminuire i livelli di zucchero nel sangue degli animali nell'arco di un'ora e li induceva a consumare meno cibo.
Aimee Coulter Parkhill, coautrice dello studio, ha dichiarato: “Il veleno di tarantola contiene milioni di molecole biologicamente attive che possono avere un potenziale terapeutico. Questa ricerca evidenzia una molecola specifica nel veleno della tarantola bionda messicana, che si mostra promettente nel trattamento del diabete".
Si stima che circa 4,8 milioni di persone in Gran Bretagna siano affette dalla malattia, il 90% dei quali ha un diabete di tipo 2, il che significa che non produce abbastanza insulina, l'ormone, prodotto dalle cellule beta del pancreas, che regola i livelli di zucchero nel sangue.
La scoperta è avvenuta quando il team dell'Università dell'Ulster ha testato una versione sintetica della molecola in laboratorio, scoprendo che aumentava la secrezione di insulina più di due volte nelle cellule beta senza danneggiarle. Elizabeth Robertson, di Diabetes UK che ha finanziato lo studio, ha dichiarato: “Questa ricerca ha rivelato una nuova e promettente via di trattamento che potrebbe, in futuro, aiutare a migliorare o ripristinare la funzione delle cellule beta nelle persone che convivono con il diabete di tipo 2. Attendiamo perciò ulteriori studi per esplorare se la terapia a base di veleno di tarantola possa essere sviluppata per divenire efficace e sicura nelle persone".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)