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Istat, servizi pubblica utilità sempre meno utilizzati negli ultimi 20 anni

www.ilsannioquotidiano.it, 26-02-2024

Nel report “I Servizi di pubblica utilità anno 2023”, l’Istat rileva che nel 2023 la quota di utenti di 18 anni e più che si reca alla Asl, all’Anagrafe e alla Posta ha subito una progressiva contrazione negli ultimi 20 anni (rispettivamente Asl -16%, Anagrafe -28% e Posta -14%), ma è stabile rispetto al 2022. La frequentazione della Asl o della Posta aumenta al crescere dell’età degli utenti, mentre ai servizi anagrafici ricorrono più gli individui di 35-44 anni. Nel 2023 poco meno del 40% delle persone intervistate di 18 anni e più si è recato presso una Asl (19 milioni 700 mila persone), il 33,8% all’Anagrafe (quasi 16 milioni 700 mila) e poco meno del 60% alla Posta (28 milioni e 600 mila persone). 


Nel tempo si assiste ad una graduale diminuzione dell’accesso fisico a questi servizi. Gli utenti della Asl passano dal 47% del 2003 a poco meno del 40% nel 2023 (con una perdita di circa 2 milioni 700 mila utenti maggiorenni). Coloro che si recavano presso gli uffici anagrafici nel 2003 rappresentavano il 46,8% delle persone di 18 anni e più (27 milioni 700 mila persone); nel 2023 si calcola un calo di poco meno di 11 milioni di utilizzatori. Recarsi alla Posta era una consuetudine per il 73,9% della popolazione con un calo, nel 2023, di 5 milioni di utenti. Questa tendenza è certamente legata alla crescita dell’uso dei servizi digitali di vario tipo anche nell’interazione con la Pubblica Amministrazione.


Le donne si recano più frequentemente degli uomini presso le Asl, nel 2023 sono il 43% rispetto al 36,5% degli uomini. La prevalenza femminile si riscontra in quasi tutte le età e raggiunge il massimo tra gli utenti di 25 - 59 anni, fascia di età all’interno della quale la differenza sugli uomini supera i 10 punti percentuali.Il segno si inverte invece nelle età molto anziane, infatti dopo i 75 anni vi sono circa 10 punti percentuali di scarto in favore degli uomini. A prescindere dal genere, la frequentazione di Asl raggiunge il valore massimo tra i 65 e i 74 anni quando più di cinque persone su 10 usano questo servizio (15 punti percentuali sopra la media totale) e il minimo sotto i 24 anni (due persone su 10).


Con riferimento agli ultimi 12 mesi precedenti l’intervistata ricorrono al servizio anagrafico presso il Comune per certificati, documenti o autentiche il 33,5% delle donne e il 34,2% degli uomini, non evidenziando un particolare differenziale di genere. Rispetto all’età, gli uomini frequentano più l’Anagrafe fino ai 34 anni, mentre le donne a partire dai 60 anni. I pensionati lamentano le lunghe attese per il ritiro alla Posta. Se si considera la soddisfazione per gli orari di apertura degli sportelli della Asl, circa il 60% degli utenti di 18 anni e più considera l’orario comodo. Si tratta di una percentuale stabile rispetto al 2022 ma in calo nell’ultimo ventennio. 


Il livello di soddisfazione è più alto tra gli utenti di 60 anni e più e, in particolare, tra gli anziani: soddisfatto il 66,1% degli individui tra i 65 e i 74 anni. Meno soddisfatti i 25-44enni (53,6% del totale), presumibilmente persone che si trovano in una fase del ciclo di vita che richiederebbe maggiore flessibilità e ampiezza degli orari. Rispetto alla dimensione demografica del Comune di residenza, infine, emerge che i residenti nei Comuni centro delle aree metropolitane vorrebbero una modifica degli orari (44,9%) più di quelli dei Comuni di piccola dimensione (40%).

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Data dell'articolo2024-02-26
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Fontewww.ilsannioquotidiano.it
Approfondimenti Onlinewww.ilsannioquotidiano.it/2024/02/23/istat-servizi-pubblica-utilita-sempre-meno-utilizzati-negli-ultimi-20-anni/
Subtitolo in stampawww.ilsannioquotidiano.it, 26-02-2024
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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