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Sindrome da burnout: quando lo stress diventa estremo

www.tgcom24., 17-11-2022

La parola inglese burnout significa “bruciato”, “esaurito” o anche “scoppiato”. Per estensione indica un complesso di sintomi, ragion per cui si parla di “sindrome da burnout”, tra cui stato estremo di stanchezza, esaurimento delle energie, insoddisfazione e prostrazione estrema. A tutto questo si associano sensazioni di delusione e prostrazione da cui derivano disinteresse per la propria attività professionale e improduttività, tanto da essere riconosciuto anche dall'OMS, che associa il disturbo allo stress cronico che deriva dalle situazioni lavorative altamente logoranti.

Non si può parlare quindi di burnout se lo stress deriva da situazioni diverse da quelle lavorative, ad esempio dall’ambito familiare. Al contrario della comune stanchezza, che si risolve con un periodo di riposo e di vacanza, il burnout è più difficile da risolvere e non va comunque sottovalutato perché può sfociare nella depressione e in malattie più complesse da affrontare e curare. La causa di questa sindrome è dunque strettamente legata all’ambito lavorativo, nel quale viene percepito uno squilibrio tra quello che viene richiesto o preteso e le risorse disponibili.

Il burnout è stato studiato inizialmente a partire dal disagio vissuto da chi lavora nell’ambito delle “professioni di aiuto” come medici, infermieri, assistenti sociali, ma anche insegnanti, vigili del fuoco e forze dell’ordine, che pur avendo obiettivi lavorativi diversi dall'assistenza, sono continuamente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza. Successivamente si è scoperto che la stessa sindrome colpisce anche lavoratori di ambiti differenti che però vivono situazioni, vere o percepite, di carichi di lavoro eccessivi e continuativi, fino a un progressivo logoramento fisico ed emotivo delle facoltà della persona che culmina con l’esaurimento delle risorse psicofisiche della persona.

Su questa condizione di partenza si innestano molte variabili individuali: le donne, ad esempio, sembrano più esposte al burnout rispetto agli uomini; lo stesso vale per chi è single rispetto a chi invece ha famiglia. Anche le predisposizioni caratteriali hanno un loro peso, con una maggiore fragilità davanti alla sindrome da parte di chi tende a porsi obiettivi troppo ambiziosi, con poca propensione al lavoro in team, o l’insoddisfazione davanti a un’attività che si considera non commensurata alla propria professionalità e alle proprie aspettative. Nei casi di burnout, il totale esaurimento di ogni risorsa fisica ed emotiva si accompagna al peggioramento delle prestazioni professionali.

Chi ne è colpito ha la sensazione di essere completamente risucchiato dal proprio lavoro, fino all’annullamento di sé. Possono manifestarsi anche un distacco psicologico sempre maggiore rispetto alle proprie attività, mancanza di iniziativa, difficoltà crescente nel portare a termine i propri compiti e perfino resistenza nel recarsi al lavoro. Lo stress può anche essere somatizzato in modo importante, con insonnia, disturbi gastrointestinali, crisi di ansia.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2022-11-17
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Fontewww.tgcom24.
Approfondimenti Onlinewww.tgcom24.mediaset.it/donne/tra-noi/sindrome-da-burnout-quando-lo-stress-diventa-estremo_57072979-202202k.shtml
Subtitolo in stampawww.tgcom24., 17-11-2022
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Burn out Stress