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Camilleri Michaela

Silver Economy, l’altra faccia dell’invecchiamento

www.itinerariprevidenziali.it, 19-06-2023

La Silver Economy è mossa da almeno 3 importanti driver che emergono dall’analisi condotta nella pubblicazione non solo avvalendosi dei dati messi a disposizione da Banca d’Italia, INPS, Istat e Ministero dell’Economia e delle Finanze ma anche degli esiti della survey “Chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver italiani”, somministrata a un campione di 5.000 over 50 e realizzata da Itinerari Previdenziali in collaborazione con 50&Più: 1) la forte spinta demografica che aumenterà la platea dei beneficiari; 2) l’ammontare della ricchezza detenuta da questi soggetti, le cui caratteristiche principale sono consistenza e stabilità; 3) e la propensione al consumo verso alcuni particolari settori economici, dall’alimentazione alla sanità, dalla casa alla tecnologia.

Tra tra meno di vent’anni 1 seniorr su 3 vivrà da solo. Peraltro, nelle fasi più avanzate della vita, le implicazioni socio-sanitarie saranno enormi: difficoltà motorie, compromissione delle normali attività quotidiane, malattie croniche, non autosufficienza, solitudine. Tutto ciò comporterà una visione del futuro differente da quella di oggi a partire dallo stile di vita, dal risparmio e dalla visione del futuro. Ma, fatto altrettanto importante rispetto al passato, questi soggetti sono i maggiori detentori di ricchezza, intesa come patrimonio sia mobiliare che immobiliare. I Silver dispongono, inoltre, di flussi di reddito certi e non dipendenti dai cicli economici, come si è avuto peraltro modo di osservare dai dati forniti dalla Banca d’Italia i quali dimostrano che la popolazione di età compresa tra i 51 e i 65 anni dispone del reddito medio equivalente per caratteristiche del capofamiglia più alto e pari a 20.779 euro, subito seguita dagli over 65 con 20.260 euro.

Se il maggior desiderio dei Silver è vivere il più a lungo possibile in buona salute e invecchiare attivamente, si può ragionevolmente supporre che buon parte dei consumi di questa fascia della popolazione saranno destinati verso beni, servizi e, più in generale, attività economiche legate al raggiungimento di questi obiettivi. Dalle rilevazioni Istat sulla spesa per consumi delle famiglie italiane emerge una maggiore propensione dei Silver ai consumi di qualità con particolare attenzione ai consumi “sani”, quindi meno alcolici e tabacchi rispetto alle fasce più giovani della popolazione; più in generale, subito dopo le spese destinate all’abitazione, i Silver concentrano maggiormente i consumi verso quei beni e servizi utili a preservare la propria salute fisica e mentale. Nasce così una grande economia che crea occupazione aggiunta e che obbliga a superare un’immagine fin qui troppo stereotipata degli anziani: non (solo) soggetti prevalentemente bisognosi di assistenza, ma anzi platea attiva le cui specifiche necessità, se adeguatamente comprese e assecondate, possono diventare un’importante leva di sviluppo per il Paese e la società intera.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Camilleri Michaela
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-06-19
Numero
Fontewww.itinerariprevidenziali.it
Approfondimenti Onlinewww.itinerariprevidenziali.it/site/home/ilpunto/economia-societa/silver-economy-altra-faccia-invecchiamento.html
Subtitolo in stampawww.itinerariprevidenziali.it, 19-06-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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