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Senior in pandemia: sostituiscono il welfare statale e aiutano le famiglie

www.altraeta.it, 04-12-2020

Per due senior su tre dall’inizio della pandemia la vita è cambiata anche dal punto di vista economico. Agli over 65 il periodo del Covid è costato ogni mese in media un terzo della pensione ovvero 354 euro, per un totale di 11,2 miliardi. Durante i mesi di lockdown, i senior hanno trasferito soldi alle famiglie dei figli rimasti senza lavoro o finiti in cassa integrazione per pagare il mutuo, le bollette o semplicemente fare la spesa. Né hanno rinunciato ad accudire i loro nipoti, ai quali in media hanno dedicato 25,8 ore a settimana. Un valore che, calcolato a 10 euro l’ora, ammonta a 33,3 miliardi di euro. Oltre i due terzi dei nonni tirano la cinghia perché sono convinti che dovranno continuare a sborsare denaro, soprattutto per i nipoti. La pandemia è costata agli anziani oltre 2.800 euro da marzo ad oggi. In media oltre 354 euro al mese dalle loro esigue pensioni, per un complessivo di 11,2 miliardi di euro. Infine, il 44,3% degli anziani pensa che l’ultimo DPCM (26 ottobre) non sia né corretto né utile per il contenimento della pandemia, lo giudica abbastanza utile il 39,4% degli intervistati, molto utile appena il 16,3%.

Questi in sintesi i risultati dell’indagine condotta da Senior Italia FederAnziani su un campione di 528 over 65 appartenenti alla rete dei Centri Sociali per Anziani dedicata all’impatto del Covid sulle famiglie italiane e in particolare sui senior. Di fatto, in periodo di pandemia da Covid-19, i senior hanno sostituito il welfare statale e un terzo delle loro pensioni è andata a figli e nipoti.

«Ancora una volta i nonni si sono riconfermati il pilastro del welfare del nostro Paese – dichiara il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina – dato che in un momento così critico molti di loro si sono ritrovati a dover trasferire una parte importante delle loro già magre pensioni ai figli, molti dei quali hanno perduto il lavoro o sono stati messi in cassa integrazione, e ai nipoti. Inoltre, nonostante siano la fascia di popolazione più a rischio e pur sapendo quanto possa essere pericolosa l’interazione con i nipoti in età scolare, la maggior parte dei nonni non ha rinunciato ad accudirli. Un lavoro molto amato ma in questo caso reso necessario in questo periodo dal fatto che molti genitori non hanno potuto usufruire dello smart working. I nonni sono fondamentali. In questo periodo vanno protetti più delle altre fasce della popolazione ma non segregati. Fondamentale dare loro supporto materiale e psicologico, anche attraverso l’attivazione di progetti mirati, monitorarli, soprattutto quelli soli e fragili, e garantire loro l’accesso alle cure e la presa in carico delle cronicità. Altrimenti sarà una ecatombe».

(Sintesi redatta da: Righi Enos)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2020-12-04
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Fontewww.altraeta.it
Approfondimenti Onlinewww.altraeta.it/senior-welfare-pandemia/
Subtitolo in stampawww.altraeta.it, 04-12-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
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Parole chiave: Ruolo sociale Sostegno economico a figli e nipoti Welfare