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Campedelli Massimo

Resilienza e comunità di pratiche: la cura degli anziani nelle aree interne della Calabria

www.secondowelfare.it, 17-10-2022

Nel febbraio 2022 a Scigliano (CS), è stato realizzato un focus group sulla condizione anziana che ha coinvolto un panel di testimoni significativi operanti in una delle quattro aree interne calabresi aderenti alla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI): il Reventino-Savuto. Hanno partecipato due sindaci, un parroco, un medico di medicina generale, una farmacista, una assistente sociale operante nell’Ufficio di Piano e un rappresentante del volontariato organizzato. Il confronto ha confermato la centralità della condizione anziana in quanto paradigmatica in generale e dal punto di vista dei bisogni, delle domande e delle problematicità rispetto alla resilienza e implementazione del welfare territoriale nelle aree interne calabresi.

 Il confronto e l’integrazione dei diversi punti di vista hanno generato le premesse di una potenziale comunità di pratiche, estendibile ad altri attori del territorio, ed eventualmente ad altre aree interne della regione. E non solo: dalle testimonianze emergono risorse comunitarie vive grazie alle quali questi contesti possono essere ancora in grado di sopravvivere socialmente. Nelle aree interne, ciò che accomuna gli anziani (75-84 anni) e grandi anziani (over 85), fragili, relativamente o già non autosufficienti, è una sindrome che può essere declinata secondo tre tratti: solitudine, spopolamento dei contesti di vita, distanza da istituzioni/servizi/risposte essenziali. Il primo impatta nei soggetti più fragili con la rassegnazione che accresce lo stato depressivo. Senza contare che le aree interne diventano contesti di emigrazione degli anziani e grandi anziani verso le residenze dei figli.

Quando non eventualmente verso soluzioni assistenziali residenziali. Un allontanamento vissuto come una frattura esistenziale che comporta vere e proprie somatizzazioni della lontananza dall’ambiente di vita, della relativa autonomia di cui non si può più disporre. Il fattore distanza dai servizi pone l’anziano nell’assenza di ascolto da parte delle istituzioni, per lui figure molto importanti, che siano il Comune, il prete o il carabiniere. Se si passa alla effettiva accessibilità ai servizi, la questione emerge in tutta la sua problematicità. Per gli anziani residenti, infatti, la più grossa carenza percepita è la necessità di spostamento verso i centri dove ci sono i servizi.

C’è pertanto bisogno di un efficace modello di welfare locale: un indicatore delle potenzialità che gli attori coinvolti dispongono nel favorire una positiva declinazione degli interventi che verranno presumibilmente realizzati, anche a seguito degli accordi istituzionali attraverso SNAI e PNRR. Per quanto fondamentali siano presidi territoriali, coinvolgimento di attori di prossimità e forme di teleassistenza, però solo un buon sistema di interventi integrati permette di ottimizzare i costi, evitare la istituzionalizzazione, rispondere alle esigenze personali degli anziani.

Per avere un buon sistema integrato domiciliare non è, in ogni caso, sufficiente distribuire i punti di offerta nel territorio: una strategia territoriale è parte ed esito di una politica sociosanitaria più complessiva, che carente a livello nazionale e ancor di più nel contesto calabrese. Altri fattori tenuti in significativa considerazione dai testimoni interpellati sono   il servizio civile, la cui attrattività per i giovani del posto è rappresentata anche dal suo risvolto economico e di promozione lavorativa. Da non sottovalutare, poi, la promozione della vita della comunità attraverso l’autorganizzazione delle persone anziane attive. Da una parte, infatti, il servizio sociale attiva progetti di inserimento in percorsi di volontariato, in concerto con le parrocchie e con le associazioni del luogo (assistente sociale). Dall’altra ci sono anziani che si auto organizzano.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Campedelli Massimo
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2022-10-17
Numero
Fontewww.secondowelfare.it
Approfondimenti Onlinewww.secondowelfare.it/governi-locali/resilienza-e-comunita-di-pratiche-la-cura-degli-anziani-nelle-aree-interne-della-calabria/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=percorsi_di_secondo_welfare_newsletter_39_2022&utm_term=2022-10-24
Subtitolo in stampawww.secondowelfare.it, 17-10-2022
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Campedelli Massimo
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Parole chiave: Analisi demografica Welfare locale