Uno studio randomizzato del Royal Marsden NHS Foundation Trust e dell'Institute of Cancer Research di Londra è stato il primo a confrontare l'impatto a lungo termine della radioterapia corporea stereotassica (SBRT) rispetto alla chirurgia nei casi di tumore alla prostata.
I risultati hanno suggerito che coloro che ricorrono all’operazione hanno una probabilità 10 volte maggiore di soffrire di incontinenza urinaria, uno degli effetti collaterali più comuni di tale intervento. I pazienti trattati con SBRT hanno anche riportato una migliore funzione sessuale dopo due anni rispetto a quelli trattati con intervento chirurgico.
I ricercatori, tramite il SSN, hanno studiato 109 pazienti maschi con un'età media di 66-50 anni che sono stati assegnati in modo casuale alla chirurgia laparoscopica o robotizzata e 59 che invece hanno ricevuto la SBRT.
Lo studio ha mostrato che solo il 4,5% dei pazienti sottoposti a radioterapia soffriva di incontinenza urinaria dopo due anni, rispetto al 47% del gruppo chirurgico. Mentre il 16% del gruppo della radioterapia ha riportato leggeri problemi intestinali contro lo 0,0% del gruppo di chirurgia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)