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Protesi a buon mercato grazie all’orecchio solare

Il Corriere della Sera, 17-01-2016, p.47

Nei Paesi poveri solo il 3% delle persone con deficit uditivo, di cui la maggioranza sono anziani e bambini, può permettersi una protesi. Oltre al costo dell’apparecchio, un altro problema viene da il prezzo delle batteria. Il canadese Howard Weinstein, in una scuola per non udenti di Ramotswa, in Botswana, ha messo a punto un apparecchio speciale, Solar Ear, un «orecchio» economico a energia solare. Niente brevetto per permettere a tutti di copiarlo. La lezione di «imprenditoria sociale» di Weinstein andrebbe insegnata nelle scuole: dopo la perdita di una figlia di 10 anni, è stato licenziato ed è partito per l’Africa con una ong che lavora con persone disabili per ridare un senso alla vita. Così è nato l’Orecchio Solare, oggi prodotto in Botswana e in Brasile.

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2016
Pagine47
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-01-17
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 17-01-2016, p.47
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
Parole chiave: Ausili Sordità