Il governo portoghese ha votato per la seconda volta una legge per legalizzare l'eutanasia attiva, che prevede la somministrazione del farmaco da parte di un medico e che attualmente è legale in solamente altri quattro Paesi europei. L'eutanasia attiva, ovvero quella che prevede che sia il medico stesso a provocare la morte del paziente attraverso la somministrazione di un farmaco, è legale infatti solo in quattro Stati europei: i tre Paesi del Benelux e la Spagna. La norma, già approvata a gennaio, era stata respinta dalla Corte costituzionale dopo una richiesta di revisione da parte del presidente Marcelo Rebelo de Sousa poiché considerata "troppo vaga". Le modifiche che sono state apportate al testo sono minime, nello specifico ci si è concentrati sulla definizione del termine "lesione grave" che è ora descritta come "definitiva e ampiamente invalidante, che rende una persona dipendente da altri o dalla tecnologia per intraprendere compiti elementari della vita quotidiana". La legge proposta afferma che ci deve essere "un'altissima certezza o probabilità che tali limitazioni durino nel tempo senza possibilità di guarigione o miglioramento significativo". La legislazione è passata con 138 sì, 84 no e cinque astensioni e per l'entrata in vigore manca solamente la firma del capo di Stato, che potrebbe tuttavia imporre un veto, forzando un'ulteriore revisione parlamentare, o rimandare il progetto di legge alla Corte costituzionale per un'ulteriore valutazione.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)