Secondo i risultati del II Barometro dei Consumatori Anziani, realizzato dall'Ageningnomics Centro Ricerche, della Fondazione MAPFRE, gli spagnoli di età superiore ai 55 anni (15,8 milioni di persone) mantengono il loro elevato potere d'acquisto e capacità di risparmio, nonostante la crisi causata dalla pandemia di coronavirus; sono proprietari di abitazione (otto su dieci), hanno più di un reddito in famiglia (uno su due) e hanno la capacità di risparmiare (uno su due). Una prova del potere economico e della capacità di consumo degli anziani spagnoli è che quasi la metà, in particolare il 43%, aiuta finanziariamente un membro della famiglia.

 Quattro anziani su dieci riescono a risparmiare tra l'11% e il 30% del proprio reddito, aiutato dal fatto che meno di un terzo ha un prestito e/o un mutuo; la stragrande maggioranza ha contratto qualche tipo di assicurazione: in media, gli over 55 hanno 2,75 assicurazioni, e quasi uno su quattro (24%) ha un piano pensionistico. Spendono di più per l'alloggio e l'energia che per mangiare. Lo studio, frutto di 1.525 sondaggi, rivela "una realtà lontana dai cliché negativi su questa coorte di età", e offre una radiografia completa della loro capacità di risparmio, del loro potere d'acquisto, del tipo di casa in cui vivono. risiedono, come usano la tecnologia, quanto spesso viaggiano per svago e turismo, se hanno sofferto di problemi emotivi nell'ultimo anno e se sono soddisfatti della loro età pensionabile. Come novità, il II Barometro dei consumatori senior rileva che l'alloggio e l'energia hanno sostituito il cibo come la principale spesa degli over 55, forse a causa della fine del confinamento.

Le conclusioni confermano i problemi degli anziani nel mercato del lavoro così come la loro mancanza di lungimiranza di fronte al pensionamento. Solo il 15%, infatti, ha iniziato a prepararsi alla pensione prima dei 40 anni, e il 44% lo ha fatto a 55 anni, cioè a un'età in cui i margini di manovra per programmare risparmi e decisioni sono ridotti. Per quanto riguarda l’inserimento nel mercato del lavoro, la maggior parte degli anziani (49%) ritiene che le aziende non valutino la loro conoscenza ed esperienza: solo il 13% crede di sì. In questo senso, l'insoddisfazione maggiore arriva dai lavoratori dipendenti, poiché solo il 15% si sente valorizzato, contro il 20% dei lavoratori autonomi che dichiara di sentirsi apprezzato sul posto di lavoro. La maggior parte degli intervistati conferma di essere su internet (sei su dieci), di utilizzare l'e-commerce (quattro su dieci) e di essere informati in proporzione maggiore rispetto alle altre fasce d'età, soprattutto su tutto ciò che ha a che fare con la sostenibilità.