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Console Serena

Perché la Cina non ha vaccinato gli anziani?

www.today.it, 06-12-2022

Se la Cina intende allentare la presa sulla guerra al coronavirus, rivedendo la strategia Zero Covid imposta dal 2020, deve innanzitutto convincere decine di milioni di anziani a vaccinarsi. Solo recentemente la Repubblica popolare ha riconosciuto di avere tassi relativamente bassi di vaccinazione Covid tra gli anziani, che hanno maggiori probabilità rispetto ai più giovani di ammalarsi gravemente o morire a causa del virus. Solo guardando i dati si comprende il motivo dell'accelerazione del governo cinese.

Nel Paese ci sono circa 85 milioni di persone - un terzo dei 267 milioni di cittadini cinesi over 60 - che non hanno ricevuto una terza dose di vaccino necessaria per un alto livello di protezione contro la variante Omicron. Tra le persone di età pari o superiore a 80 anni, circa il 40% è completamente vaccinato con le tre dosi richieste contro la variante Omicron, la più diffusa nel Paese. Il governo centrale sta facendo pressione sulle autorità locali per portare al 90% la soglia degli ultra 80enni completamente vaccinati (con terza dose, quindi) entro la fine del prossimo gennaio.

Per le persone delle fasce di età che vanno dai 60 ai 79 anni, la copertura contro il Covid deve raggiungere il 95%. Secondo i dati ufficiali solo il 68% degli over 60 e 70 ha ricevuto la terza dose del vaccino. Perché così tanti anziani non sono vaccinati? Innanzitutto, le persone tra la fascia di età che va dai 60 agli 80 anni nutrono una profonda diffidenza nei confronti dei vaccini cinesi (la Cina utilizza solo vaccini nazionali e non adotta quelli stranieri con tecnologia a mRNA), nonché temono conseguenze fisiche dopo la somministrazione dei prodotti. La fiducia nei vaccini cinese è stata anche intaccata da una serie di scandali sanitari che ci sono stati negli ultimi anni.

La Cina ha somministrato in totale più di 3,4 miliardi di dosi di vaccino, ma i numeri sono calati perché le autorità hanno indirizzato sin da subito le risorse economiche e gestionali alla prevenzione e al contenimento del virus: il numero delle vaccinazioni giornaliere è così sceso da 24,7 milioni a 123mila dosi. Ma c'è anche una fetta della popolazione anziana che ha fiducia nelle direttive del governo cinese, guardando con ottimismo il numero basso di casi e di decessi rispetto ai dati registrati nei Paesi stranieri. Il governo di Pechino è però anche responsabile per la scarsa e inefficace campagna di comunicazione sull'importanza del vaccino per le persone anziane.

A differenza di altri Paesi che hanno dato priorità all'immunizzazione delle persone anziane e quelle più fragili, la Cina ha fatto partire la sua campagna di vaccinazione dagli operatori sanitari e dai cittadini in età lavorativa.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Console Serena
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2022-12-06
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Fontewww.today.it
Approfondimenti Onlinewww.today.it/mondo/cina-covid-vaccino-anziani.html
Subtitolo in stampawww.today.it, 06-12-2022
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Politiche riferite alla popolazione anziana Vaccinazioni