Secondo un team di scienziati dell’Università dell’Aquila, se si bersaglia in modo mirato con speciali onde sonore indolori il cervello, è possibile contrastare i tremori del Parkinson. I ricercatori hanno infatti osservato un’immediata riduzione dei tremori nel 95% dei pazienti arruolati per lo studio, e solo l’8% nei sei mesi successivi ha avuto effetti collaterali. E’ un approccio mini invasivo, ed è effettuato concentrando le onde sonore su minuscole aree specifiche del cervello, che rende questa terapia adatta anche ai pazienti più fragili.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)