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Sparvoli Antonella

Osteoporosi: un’intera vita per investire sulle ossa. Cosa fare per prevenirla

www.iodonna.it, 25-03-2021

In Italia l’osteoporosi riguarda 5 milioni di persone e almeno 8 su 10 sono donne sopra i 50 anni (e il 50 per cento delle 70enni ne soffre). Nonostante questo «è considerata alla stregua di una condizione ineluttabile, quasi fisiologica, così da non destare particolare attenzione», spiega Andrea Giustina, direttore dell’Unità di endocrinologia dell’Irccs San Raffaele di Milano e ordinario di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università Vita-Salute San Raffaele. «In realtà, è una malattia metabolica, come il diabete o l’ipertensione, e può portare complicanze serie, quali le fratture da fragilità, che si ripercuotono pesantemente sulla qualità della vita di chi ne è vittima, per il dolore e le limitazioni dell’autonomia personale che portano con sé. Non solo, la frattura del femore, uno degli esiti più gravi dell’osteoporosi, riduce l’aspettativa di vita».

A fronte di una prospettiva abbastanza drammatica, c’è spazio per influenzare con i nostri comportamenti virtuosi la situazione, dando forza all’apparato scheletrico e prevenendo l’osteoporosi. L’essenziale è impostare presto una routine amica delle ossa, già durante il periodo della crescita e dello sviluppo. Chi al termine di questa fase di vita ha raggiunto un elevato picco di massa ossea, il cui valore è condizionato tanto dalla genetica che dalle abitudini, avrà per tutta la vita un rischio minore di osteoporosi e di incorrere in fratture da fragilità. Latte, yogurt e formaggi sono le fonti più importanti di calcio, insieme eventualmente ad alcune acque che ne sono particolarmente ricche. Il risvolto della medaglia è che i latticini sono ricchi anche di grassi e quindi c’è chi presume di dovervi rinunciare. Ma il problema si risolve bevendo latte scremato e mangiando yogurt e formaggi magri. L’efficacia dell’esercizio fisico varia con l’età e quindi chi salta qualche fase, non può poi recuperarne i benefici. Fino all’adolescenza aiuta a raggiungere una maggiore densità dell’osso rispetto a chi rimane inattivo. «Visto che ossa e muscoli sono strettamente legati tra loro, tenersi attivi nelle diverse fasi della vita consente poi di mantenere una buona muscolatura, riducendo il rischio di cadute e fratture» spiega Giustina.

Il patrimonio osseo delle donne si costruisce fino ai 20 anni e si mantiene costante nel corso della vita fertile: in questa fase l’osso si rimodella, ma i processi di deposizione e riassorbimento si equivalgono, in una situazione di equilibrio. «Intorno ai 40 anni però la “banca” dell’osso chiude: il rimodellamento diventa meno efficiente e il riassorbimento prevale sulla formazione di nuovo osso» fa notare Nappi. E conclude: «Per questo è tempo che circoli il messaggio: non bisogna aspettare la menopausa per prendersi cura della salute delle ossa femminile».

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Sparvoli Antonella
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2021-03-25
Numero
Fontewww.iodonna.it
Approfondimenti Onlinewww.iodonna.it/benessere/salute-e-psicologia/2021/03/22/ce-una-intera-vita-per-investire-sulle-ossa/
Subtitolo in stampawww.iodonna.it, 25-03-2021
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Sparvoli Antonella
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Parole chiave: Donna Menopausa Osteoporosi