Anche la casa si riposo Padre Bambozzi di Osimo, vicino Ancona, come le altre, è stata richiusa alle visite.
I parenti possono parlare con gli ospiti solo attraverso le vetrate dell’ingresso principale, o una lastra di plexiglass disposta appositamente per questo.
Ma nella struttura, da settembre, c'è una grande novità: un murales naif gigantesco, che è motivo di conversazione per gli ospiti e i loro cari.

Il lavoro nasce da una idea dell’impresa creativa PopUp Studio con il sostegno della Fondazione Bambozzi. E' stata realizzata per PopUp! Festival 2020, dall'artista Allegra Corbo, da anni impegnata in lavori site & community specific, che tengono in considerazione temi e bisogni della comunità di riferimento.
Il murale, spiegano i vertici della casa di riposo, quando la pandemia sarà passata, diventerà un richiamo per i giovani e per scoprire la realtà delle case di riposo. Inoltre, la sua bellezza è utile anche a livello terapeutico, perchè essere curati in un posto esteticamente piacevole porta sicuramente effetti positivi.

Il titolo dell'opera è “La prima molecola” ed è nato durante un laboratorio avviato dalla Corbo nell’autunno 2019. Gli ospiti della struttura hanno creato dei disegni del loro vissuto in otto incontri con l'artista, anche con la tecnica dei pennelli dal bastone lungo, usata negli ultimi anni di vita, quando era sulla sedia a rotelle, da Matisse.

La Corbo ha poi riprodotto in grande ed assemblato come in un enorme collage tutti i disegni, grazie all'aiuto delle studentesse dell’Istituto Laeng– Meucci di Osimo. Spiega la Corbo che «Considero da sempre gli elementi naturali come forme che ci mettono in contatto con la nostra parte più profonda e antica. In molti anziani, i laboratori hanno riattivato l’innata essenza di creare, la luce del vivere. L’erbario che abbiamo dipinto e l’opera murale finale sono la leva per andare, liberi col pensiero, oltre le mura».