Alla fine di maggio scorso, il Centro nazionale di gerontologia di Pechino ha ricevuto un premio all'Assemblea mondiale della sanità, in riconoscimento agli sforzi fatti per il prolungamento e il miglioramento della qualità della vita della popolazione anziana. "Non è stato premiato solo il lavoro del centro, ma lo sforzo di tutta la nazione per migliorare le condizioni di salute degli anziani", ha detto Wang Jianye, direttore del centro, alla cerimonia di premiazione. Fondato nel 2015 a Pechino, l'Istituto è un serbatoio di idee e politiche riferite alla terza età, come l'iniziativa Healthy China 2030. Offre inoltre lezioni gratuite agli anziani e corsi di formazione al personale medico di base per migliorare la cura delle malattie geriatriche.

Una dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità mostra che negli ultimi cinque anni il centro ha offerto oltre 1.600 corsi di formazione e ha tenuto 1.200 conferenze – incentrate sull'educazione sanitaria e sulla promozione della salute per gli anziani – a circa 60.000 appartenenti al personale medico.Tuttavia, ha affermato Wang, il premio non è l'obiettivo del lavoro di ricerca, ma un incentivo per gli sforzi futuri.“La nazione deve ancora affrontare un problema di rapido invecchiamento. Il problema è che le persone invecchiano prima di guadagnare abbastanza per sostenere le loro vite", ha detto.

All'inizio di maggio, il risultato del settimo censimento nazionale ha mostrato che l'invecchiamento riguarda  circa il 18,7% della popolazione, circa 64 milioni di persone, ma sono numeri in aumento. "La priorità del nostro lavoro è continuare a migliorare la salute degli anziani, garantendo loro un sempre maggior benessere”, commenta Wang. “Le ultime statistiche mondiali sulla salute del 2021 mostrano che l'aspettativa di vita media dei cinesi è di 77 anni, conclude, tuttavia, la durata media di una vita sana è di circa 68,7 anni".

La maggior parte degli anziani sono nati negli anni '50 e '60 e hanno attraversato momenti difficili nella loro giovinezza, con strascichi pesanti sulla loro salute. A ciò si aggiunge il peso dell’ignoranza. Dei 140 milioni di persone sofferenti di ipertensione, solo il 50% circa di loro sa di avere la malattia. Inoltre solo la metà del gruppo che sa di avere la malattia andrà in ospedale per le cure e un terzo di quelli in cura sceglie di controllare la propria dieta per ottenere un risultato migliore. "È fondamentale migliorare la consapevolezza della salute delle persone, in particolare degli anziani", ha aggiunto Wang.