Mentre la Regione Veneto delibera l'apertura degli ospedali ai medici pensionati, nell'Usl 1 di Belluno da tempo ormai si utilizzano professionisti in quiescenza per le attività ambulatoriali. Una scelta resasi necessaria per le notevoli difficoltà nel reperire medici anche per le caratteristiche orografiche e per la bassa densità abitativa della provincia di Belluno. Il turn over è estremamente elevato. Così in provincia c'è anche chi ha deciso di aiutare l'azienda sanitaria, prestando la propria opera gratuitamente. Il primo è stato qualche anno fa l’ex primario di Chirurgia negli ospedali di Agordo e Pieve di Cadore, 72 anni. Dal 2014 opera e visita all'ospedale di Pieve di Cadore senza chiedere un compenso in cambio. Dottor Burigo, perché ha voluto prestare la propria opera gratuitamente dopo la pensione? «La prima esperienza di lavoro gratuito l'ho fatta a Padova appena laureato. Ho calcato il reparto padovano di Chirurgia generale per cinque anni per acquisire competenze e conoscenze. Dopo la pensione ho deciso di continuare a lavorare per mettere in pratica quello che avevo imparato in anni di carriera. Si tratta di un'opportunità prevista da una legge dello Stato (art. 5 comma 9 d.l. 95/2012 convertito nella l.135/2012, ndr). Questa norma prevede che un ex dirigente di secondo livello possa collaborare per un anno dopo il pensionamento gratuitamente. Passato tale periodo, con il consenso della direzione dell'Usl 1, ho continuato a lavorare». Una recente delibera regionale prevede l'utilizzo di medici in quiescenza per sopperire alla carenza di camici bianchi. Cosa ne pensa? «Sono contrario all'assunzione di personale in pensione come deliberato dalla Regione. Chi decide di andare in pensione per scelta, come ad esempio con la quota 100, lo fa perché non vuole più lavorare in ospedale. Che senso ha riassumerlo? Per chi invece ha raggiunto l'età della pensione, ma è ancora motivato e ha voglia di fare, di imparare e di insegnare, l'azienda dovrebbe fare in modo di non lasciarlo andare via. Potrebbe essere impiegato con mansioni e carichi di lavoro diversi. Se il Governo ha anticipato l'età pensionabile, può anche ritardarla in particolari situazioni (ad esempio per la carenza medici specialisti) e per scopi ben precisi (tutor)».
(Fonte: tratto dall'articolo)