In Francia è previsto un autunno caldo per Emmanuel Macron a causa della rivolta contro la riforma delle pensioni, soprattutto nel mondo dei trasporti che ha già annunciato scioperi. Ma il presidente francese deve andare avanti sulla riforma più importante del suo mandato: allungare l'età pensionabile e la durata dei contributi, e, soprattutto arrivare a un sistema unico uguale per tutti, annullando le eccezioni. Ci sono infatti alcune pensioni di categoria, in particolare dei conducenti dei mezzi pubblici parigini, dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato Sncf, dei dipendenti dell'ente elettrico Edf che godono di privilegi che per ora nessuno è riuscito a cambiare. Fino a dicembre è prevista una fase di negoziato e di consultazioni cittadine sulle pensioni, per portare la riforma all'Assemblée Nationale entro l'estate. Sono però molte le categorie contrarie, compresi i medici e gli ospedalieri. L'Alto Commissario alle Pensioni Jean-Paul Delevoye, è l’autore del progetto di riforma che riguarderà i nati dopo il 1963. L'età pensionabile resta ferma a 62 anni, ma per avere il massimo si dovrà arrivare ai 64, e chi deciderà di continuare, avrà diritto a un supplemento. Un’altra possibilità sarebbe l'allungamento della durata dei contributi fino a un minimo di 43 anni. Cambia anche il sistema, che dovrebbe diventare a punti, prendendo in considerazione tutti gli anni lavorati e non solo i migliori.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)