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Cambiaghi Marco

"Longevi, per scelta e per destino" Alla scoperta delle proteine che ci riparano

La Stampa, 01-10-2019, p.29

Nelle ultime ricerche sulla longevità è emersa l’importanza dell'epigenetica oltre che del DNA, portando in auge quindi il fattore ambiente. Sembra che in effetti sia la combinazione tra i due fattori che aiuta a vivere meglio e a lungo. Richard Morimoto, biologo molecolare, uno dei massimi esperti di meccanismi cellulari dell'invecchiamento, parla della nuova definizione di anziano, con un'aspettativa di vita sempre maggiore. E’ infatti alla guida di un team che comprende alcune tra le migliori università americane che deve rispondere a una domanda-chiave: perché l'invecchiamento rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l'insorgenza di patologie neurodegenerative. Spiegare cioè cosa succede a livello di funzionalità molecolare per cui solo da vecchi si è a rischio di malattie neurodegenarative. Pare che il concetto base sia quello del «controllo qualità», molto efficiente in età riproduttiva e che inizia a degradarsi con il crescere dell’età. Spiega Morimoto che, «Nell'essere umano così come in molti altri esseri viventi esiste un gruppo di geni estremamente interessante e in grado di rilevare diversi tipi di stress cellulare, inclusi gli eccessi termici e la presenza di metalli contaminanti. Questi geni attivano un gruppo di proteine, denominate "Hsp", "Heat shock proteins"». La Hsp proteggono le cellule e i tessuti da possibili danni, legati a una serie di cambiamenti nelle strutture e nelle funzioni e riducono la probabilità che si formino pericolosi aggregati proteici. Questi accumuli anomali sono quelli legati a patologie neurodegenerative. La ricerca sta lavorando per capire come il controllo qualità sia scarso per molti anziani, ma non per tutti. Nello studio si è anche osservato che molti centenari appartengono a famiglie longeve ed hanno vissuto sempre nello stesso posto. In questo modo si è creato un equilibrio stabile tra genetica e ambiente e il Dna non viene stressato da improvvisi cambiamenti nell'habitat stesso. Con “ambiente” si intende anche l'aspetto culturale, come il cibo. Ad esempio se una persona mangia in continuazione, interferisce con il sistema dell'insulina, che si può bloccare. Mentre mangiare solo ai pasti da al corpo, a livello cellulare, abbastanza tempo per attivare i meccanismi protettivi che permettono alle cellule di riposarsi e poi di recuperare.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Cambiaghi Marco
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine29
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-10-01
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 01-10-2019, p.29
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
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Approfondimenti
Cambiaghi Marco
Attori
Parole chiave: Ambiente Longevità Genetica