Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Marroni Carlo

L’Italia non è un Paese per giovani: nel 2050 per ogni lavoratore ci sarà un pensionato

Il Sole 24 ore, 29-07-2023

In Italia i nuovi nati sono ormai sotto quota 400mila – numero destinato a diminuire anche nel 2023, specie se prosegue il trend attuale –, un dato non compatibile con una nazione di quasi 59 milioni. Il rischio in chiave economica è il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) che passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050. Un calo che sarà concentrato nella fascia dell’età lavorativa, almeno nei prossimi due-tre decenni.

Il concetto è nella formula del dividendo demografico, che vuol dire crescita economica che deriva dall’aumento della quota di popolazione in età lavorativa e in particolare dall’aumento dell’offerta di lavoro per quantità e qualità. Sulla base di simulazioni ben argomentate si può affermare che rispetto al 2022 il Pil nel 2042 possa calare del 18%, passando da 1.909 miliardi di euro a 1.558.

E questo, a parità di altre condizioni, unicamente rimodulando consistenza e struttura della popolazione, che passerebbe dai 58,9 milioni di oggi a 55,9, con un calo della quota di popolazione attiva (la potenziale forza lavoro nella fascia 15-64) dal 65,3% al 54,6 %. Nel ventennio il Pil pro-capite scenderebbe di circa 5mila euro: invece del dividendo servirebbe un aumento di capitale.

Se nel giro di venti anni si prevede un aumento del numero di famiglie di circa un milione di unità (da 25,3 milioni nel 2021 si arriverebbe a 26,3 milioni nel 2041) (+3,8%), si tratta però di famiglie sempre più piccole, il cui numero medio di componenti potrà scendere da 2,24 persone nel 2021 a 2,12 nel 2041.

Anche le famiglie con almeno un nucleo (ossia contraddistinte dalla presenza di almeno una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio) varieranno la loro dimensione media da 3,0 a 2,8 componenti.Il processo di invecchiamento per l’Italia dunque peserà sulla crescita economica.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Marroni Carlo
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2023
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-07-29
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 29-07-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Marroni Carlo
Attori
Parole chiave: Analisi demografica Crisi economica