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Tullo Vincenzo

L’insonnia dipende (anche) da quello che mangi

www.humanitasalute.it, 16-04-2020

Nel nostro Paese 10 milioni di anziani soffrono di insonnia: questo il dato reso noto nel corso dell’ultimo Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), specificando anche che il problema di un cattivo riposo riguarda l’80% delle donne e il 70% degli uomini entrati nella terza età. L'alimentazione può influire sulla qualità e sulla quantità del sonno molto più di quanto pensiamo.

Chi soffre di insonnia e ha difficoltà ad addormentarsi, a mantenere costante il proprio sonno o tende a svegliarsi più volte nel corso della notte, potrebbe risolvere il proprio problema prestando attenzione a cosa mangia, specie prima di andare a dormire. Ci sono cibi, infatti, che favoriscono la produzione della melatonina, l’ormone adibito al mantenimento e al ristabilimento del corretto equilibrio tra sonno e veglia. Dove possiamo trovare la melatonina? Quali cibi conciliano il sonno? Ce ne parla il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo di Humanitas e Responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee e sul sonno.

(Sintesi redatta da: Righi Enos)

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Autore (Cognome Nome)Tullo Vincenzo
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-04-16
Numero
Fontewww.humanitasalute.it
Approfondimenti Onlinewww.humanitasalute.it/salute-a-z/93307-linsonnia-dipende-anche-da-quello-che-mangi/
Subtitolo in stampawww.humanitasalute.it, 16-04-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
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Tullo Vincenzo
Attori
Parole chiave: Alimentazione Disturbi del sonno