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L’esperimento. La danza che rende fluidi i movimenti

Il Corriere della Sera, 20-01-2019, p.48

Ballare aiuta i pazienti con Parkinson, perché muoversi a tempo di musica può essere più semplice per loro. Questo è emerso durante il congresso del Fresco Parkinson Institute, dove sono stati riportati i risultati del programma Dance for PD di New York, attivo da quasi 20 anni. Grazie al programma sono stati messi a punto corsi di danza specifici per chi soffre di Parkinson, e i dati mostrano che il ballo, adattato alle capacità dei pazienti, aumenta la funzionalità motoria. Questo sia perché il ritmo viene elaborato in aree del cervello vicine ai gangli basali, danneggiate dal Parkinson e che vengono stimolate dalla musica e dalle movenze, ed anche perché danzare accende aree sensoriali e motorie assieme, facendo da “ponte” fra sensi e gesti, facilitando il movimento. In Italia ci sono esperienze simili, come Dance Well a Bassano del Grappa, in Veneto, dove i pazienti danzano nei teatri o nelle sale del museo della città, traducendo le opere in movimenti a ritmo di musica. 

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine48
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-01-20
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 20-01-2019, p.48
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Danza, canto, recitazione, musica Malattia di Parkinson