Il coronavirus cancella il funerale, il rito collettivo più antico dell’umanità. Da sempre infatti nell'uomo è insito il bisogno di salutare chi muore, piangendo insieme.
In questi giorni sono spirate persone, celebri e non, i cui cari non hanno avuto il conforto del funerale pubblico, scomparsi dal consesso sociale senza rituali.
Emerge anche dai necrologi il dolore delle famiglie che debbono gestire il dolore in solitudine, senza il momento in cui, con parenti ed amici, si ricostruisce l'eredità umana che il defunto ha lasciato, piangendo e ridendo insieme.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)