Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

La storia di Luisa, che a 89 anni cuce mascherine nella residenza che la ospita

www.redattoresociale.it, 26-11-2020

La signora Luisa fa la sarta da oltre settant’anni. Ha cominciato da adolescente, ha lavorato nell’alta moda e oggi che di anni ne ha 89, non ha perso un pizzico della passione che l’ha sempre guidata.

È un’ospite della residenza per anziani San Biagio di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Vive qui da un anno e, complice la pandemia, ha cominciato ad annoiarsi e a immalinconirsi. Così il figlio, grazie alla complicità della psicologa della struttura, ha fatto recapitare una delle sue storiche macchine da cucire, è stato allestito un piccolo laboratorio e oggi Luisa non solo “accomoda” gli abiti di personale e ospiti, ma si è messa a produrre mascherine in stoffa con tanto di ferretto cucito internamente, alcune anche con tasca interna per il filtro.

“È un bellissimo regalo – racconta Luisa in vivavoce –. Ringrazio tanto la psicologa che mi ha aiutato in questo piccolo sogno. Non riesco a non tenermi impegnata, non ne sono mai stata capace. Solo se lavoro e sono attiva mi sento bene. Onestamente pensavo che qui ci fosse più roba da accomodare, ma ho esaurito presto le mie commesse. Così mi sono messa a pensare cosa avrei potuto cucire di utile. Poi, una delle aziende con cui lavoravo mi ha fatto avere un mucchio di tessuto, e ho cominciato a realizzare mascherine: non sono mai abbastanza, visto il periodo. Ho imparato guardando i tutorial su YouTube: li ho visti e rivisti, finché ho capito come fare. Vorrei dedicarmi anche ad altro: cerco sempre nuove idee su internet, preparo i cartamodelli e via. Ho righe e squadre, nemmeno fossi un geometra”.

Luisa, come detto, è nella rsa San Biagio da ottobre 2019: “Mi trovo bene, qui mi hanno rimesso in piedi. Io, però, sono un po’ uno spirito libero, e certe volte le regole mi stanno strette. Ma so che hanno ragione loro, perciò mi adeguo”. Una passeggiata con le amiche, il caffè e il Resto del Carlino al bar: sono queste le cose che, adesso, mancano di più. “E poi la mia casa. Se ci penso mi rattristo. Si avvicina il periodo più bello dell’anno, la festa per noi più importante. La mia casa, per Natale, è sempre stata un tripudio di luci, tra l’albero, il presepe e le decorazioni. Mi manca tanto, vorrei vederla e viverla: mi mancano le piccole cose legati a bei ricordi, un tegame di rame antico, un piatto attaccato al muro. È stata il mio nido per 63 anni, ma ci tornerò solo quando sarà sicuro. Qui ci sono tante persone che si prendono cura di noi, Laura in primis, so che è ora è giusto stia qui”.

Laura è Laura Annella, psicologa della struttura, gestita dalla cooperativa sociale Cadiai: “Siamo noi a ringraziare Luisa. Lei è una forza della natura, vorrei che la bioingegneria fosse pronta per clonarla. È per noi un’occasione di crescita inestimabile, una fonte inesauribile di conoscenza: è lei ad avere stimolato noi, toccando corde e muovendo cose che nemmeno pensavamo possibili”.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-11-26
Numero
Fontewww.redattoresociale.it
Approfondimenti Onlinewww.redattoresociale.it/article/notiziario/la_storia_di_luisa_che_a_89_anni_cuce_e_regala_mascherine_nella_residenza_che_la_ospita
Subtitolo in stampawww.redattoresociale.it, 26-11-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Attori
Parole chiave: Bisogni degli anziani Rapporto operatore paziente anziano Residenza Sanitaria Assistenziale Storie di vita