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Redazione

La sperimentazione in orbita. «Così cerchiamo di svelare i segreti dell’invecchiamento»

Il Corriere della Sera, 25-02-2024

Svolgere ricerca sul cuore, che nello spazio tende a funzionare meno bene, è uno dei compiti della medicina spaziale. Per capire perché l’apparato cardiovascolare dell’astronauta invecchia durante la permanenza nello spazio, i biologi molecari della Scuola Sant'Anna di Pisa hanno studiato la reazione al volo spaziale delle cellule endoteliali che costituiscono la parete dei vasi sanguigni a diretto contatto col sangue

Hanno poi confrontato tre campioni di cellule coltivate in speciali incubatori: il gruppo di controllo, tenuto a Terra, e quindi in condizioni di gravità e radiazioni normali, e altri due, affidati agli astronauti e mandati nella Stazione spaziale internazionale; entrambi hanno ricevuto le radiazioni cosmiche, però un campione è stato tenuto con gli astronauti in microgravità, mentre l’altro è stato messo in una piccola centrifuga che riproduce la gravità terrestre.


Analizzando i dati genetici e molecolari fra i gruppi nelle tre diverse condizioni, hanno osservato per la prima volta che microgravità e radiazioni cosmiche, i due fattori ambientali la cui combinazione maggiormente caratterizza il volo spaziale, in realtà esercitano ciascuno un effetto distinto sulla risposta delle cellule endoteliali capillari allo spazio.

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Redazione
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2024
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2024-02-25
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 25-02-2024
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
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Approfondimenti
Redazione
Attori
Parole chiave: Ricerca Malattie cardiovascolari