In Spagna, con cautela, cresce l'ottimismo. A poco a poco, la terza ondata del virus sembra essere in ritardo, per effetto delle misure prese, come la chiusura della comunità e le varie misure restrittive. Anche se, senza dubbio, la strategia che appare più rilevante per contenere il virus è l'attuazione del piano vaccinale, a partire dai più vulnerabili e da coloro che vivono in centri per anziani. La vaccinazione, infatti, inizia ad avere un effetto positivo proprio nelle strutture della terza età, dove si assiste ad un lento ma graduale ritorno alla normalità. A circa un anno dalla dichiarazione del primo stato di allarme nel Paese per crisi sanitaria, i dati sembrano cominciare a migliorare rispetto ai numeri post-natalizi. Un miglioramento che si verifica alle porte della Settimana Santa e che costringe le amministrazioni a prendere decisioni per il periodo delle festività pasquali. Al momento dalla Sanità non esiste un protocollo comune a tutte le comunità del Paese, e per il momento non è ancora chiaro se verranno aperti i confini regionali per consentire la mobilità e per riattivare, in un certo modo, l'economia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)