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Maimone Valentino

La prostata si cura con la "radio"

Starbene, 28, 2019, p.46

Vittorio Vavassori, responsabile dell'Unità operativa  dell'Ospedale Humanitas Gavezzani di Bergamo, afferma che esiste una tecnica mininvasiva capace di ridurre al minimo il rischio impotenza intervenendo sulla ghiandola senza coinvolgere organi vicini come la vescica e il retto. "Si chama brachiterapia, ed è una forma di radioterapia che prevede l'impianto permanente di piccole sorgenti radioattive all'interno della prostata". La brachiterapia è indicata in casi selezionati:"Quando il tumore della prostata ha minime possibiltà di diffondersi, il paziente non deve avere una prostata voluminosa, infine non deve essersi sottopoposto a un'operazione di chirurgia disostruttiva per ipertrofia prostatica benigna. La brachiterapia viene effettuata in genere in anestesia epidurale e richiede un ricovero di alcuni giorni. Una volta a casa, va eseguita una terapia a base di farmaci alfalitici per alcuni mesi.

(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)

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Autore (Cognome Nome)Maimone Valentino
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine46
LinguaItaliano
OriginaleSi
Destinatari
  • Persone anziane
Data dell'articolo19000101
Numero28
Fonte
Approfondimenti Online
FonteStarbene
Subtitolo in stampaStarbene, 28, 2019, p.46
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)
Volume
Approfondimenti
Maimone Valentino
Attori
Parole chiave: Ricerca Prostata