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La precariedad expulsa a las enfermeras de las residencias - La precarietà allontana gli infermieri dalle Rsa

El Pais, 05-07-2021

Secondo l'Association of Dependency Services Companies la Spagna avrà bisogno di 40.000 infermieri in più nei prossimi cinque anni. Attualmente nei centri in tutto il Paese, sono impiegati circa 15.000 infermieri, ossia una media di 2,7 infermieri per residenza. Ma è una stima minima, in realtà il primo datore di lavoro, il Círculo Empresarial de Attention to People (CEAPs), richiede 24.000 professionisti solo per le proprie strutture. E questo non farà che peggiorare. Una delle tante denunce della mancanza di personale arriva da Miriam Casanova, che ha lì sua madre, anche lei infermiera. “C'è mancanza di personale, problemi con l'alimentazione e l'igiene. È un lavoro duro, che strema le persone e la pandemia ha dato il colpo finale. I lavoratori non denunciano perché temono rappresaglie, e le famiglie guardano dall'altra parte", dice. Una situazione comune a molti centri.

Secondo Amavir, uno dei gruppi leader del settore, è difficile trovare in Spagna una Rsa con lo staff al completo. Fonti del gruppo fanno notare che il contratto nazionale RSA prevede uno stipendio base lordo di 1.347,42 euro mensili, in 14 rate, circa 18.800 euro annui. "Offriamo 30.000 all'anno, ma nonostante ciò è difficile", dicono. "I gruppi più grandi stanno facendo uno sforzo, ma questo sta affogando le piccole residenze". Cinta Pascual, segretario generale del Ceaps, fa un esempio: "In una residenza ho avuto nove contratti in un anno, non può essere".

Juan Vela, presidente di un'altra associazione di datori di lavoro, la Federazione LARES, delle organizzazioni senza scopo di lucro, pensa: "Non possiamo trattenere i professionisti se non diamo dignità al settore". In realtà, la mancanza di infermieri è un vecchio problema, non solo nelle case di cura, ma nell'intero sistema sanitario. Ne servono circa 120.000, secondo il Consiglio generale degli infermieri. La Spagna è il secondo paese dell'UE col più alto tasso di immigrazione. Buona parte del personale proviene dai paesi dell’America Latina.

"In Catalogna ci stiamo muovendo per portare con urgenza 1.000 infermieri dalla Colombia, anche se la burocrazia è molto lenta", racconta Pascual. Anche il Consiglio generale degli infermieri sostiene che "non ci sono infermieri per le residenze" perché "preferiscono la sanità pubblica". Molti operatori asseriscono di evitare le residenze a causa dello stipendio e della mole di lavoro. Uno di loro afferma: “Si guadagnano circa 1.200 netti, in 14 rate, e in ospedale circa 2.000. Quando fanno un'offerta si precisa "non è necessaria alcuna esperienza". Vuol dire è un lavoro che chiunque può fare. Ci mettono dentro personale senza un titolo approvato”. La mancanza di personale ha effetti diretti sugli anziani. Aumentano le infezioni urinarie e le piaghe da decubito, la disidratazione e le cadute. La soluzione è assumere di più e riconoscere il lavoro degli operatori.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaSpagnolo
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-07-05
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Approfondimenti Online
FonteEl Pais
Subtitolo in stampaEl Pais, 05-07-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Rapporto operatore paziente anziano Residenza Sanitaria Assistenziale