Gli elementi di novità principali introdotti dalla Legge Delega n. 33/2023, sono costituiti dall’orientamento alla prevenzione che si fonda sulla valutazione multidimensionale e su un continuum assistenziale che da questa valutazione prende forma attraverso la stesura di un Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI). La riforma del sistema è attesa da almeno 30 anni dagli operatori, cioè da quando è stato chiaro che l’ultimo intervento sostanziale nel settore, l’istituzione delleResidenze Sanitarie Assistenziali con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel dicembre del 1989, non aveva portato ai risultati sperati, cioè ad una maggiore possibilità di protezione degli anzianidal declino associato all’età.
La legge sarà seguita dai decreti attuativi e successivamente dalla “mediazione” degli enti che dovranno effettivamente applicarla, cioè le Regioni ed i Comuni, che non dovranno svuotarla del suo significato più rilevante: aumentare la disponibilità dei servizi ed integrarli. L’obiettivo generale è quello di sostenere quanto perseguito dal PNRR - salute Missione 6 - Assistenza domiciliare. Una riforma come quella messa in campo richiede non meno di 5 anni per cominciare a far vedere i suoi effetti.
Senza uno sforzo concorde delle Regioni con il Governo, dei servizi pubblici con quelli del privato convenzionato, di tutti i livelli decisionali dal centrale ai più periferici, e dei cittadini, non si riforma un Paese con 14 milioni di persone con più di 65 anni: nelle dispute e nelle diatribe può arenarsi qualsiasi proposta, per bella che sia. Sarà importante spiegare e costruire consenso a tutti i livelli. Infine bisogna misurare i processi e gli esiti della riforma per poter dire se funziona o meno, per introdurre gli inevitabili correttivi di cui ci sarà bisogno, per costruire l’infrastruttura umana, culturale, digitale sulla quale poggiare i nuovi processi di assistenza.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)