Secondo i dati della Salute di Barcellona Rapporto 2023, dell'Agenzia di sanità pubblica di Barcellona (ASPB), l’aspettativa di vita a Barcellona si sta avvicinando ai livelli pre-pandemia dopo il calo subito a causa dell’impatto del covid.
Il documento da 40 anni analizza lo stato di salute generale della popolazione di Barcellona attraverso diversi parametri, come le malattie, la qualità dell'aria o il consumo di farmaci. Pertanto, rispetto a quattro decenni fa, l’aspettativa di vita è aumentata in media di 7,2 anni tra il 1983 e il 2022 a Barcellona. Nello specifico, nelle donne 6,6 anni e negli uomini 7,7 anni.
Naturalmente, si osservano differenze tra i quartieri della città basate sulle disuguaglianze socioeconomiche. Secondo i dati del 2022, Ciutat Vella ha l’aspettativa di vita più bassa per entrambi i sessi (86,5 anni per le donne e 78,6 anni per gli uomini), mentre la più alta si registra a Les Corts (con 89,4 anni per le donne e 84,2 anni per gli uomini).
“Le persone con minori risorse, spesso migranti, riferiscono uno stato di salute peggiore. Sappiamo con prove scientifiche che, alla fine, il codice postale determina quanto o quanto il codice genetico", ha affermato Marta Villanueva, assessore alla Sanità, alle Persone con Disabilità e alla Strategia contro la Solitudine del Comune di Barcellona, durante la presentazione del rapporto.
Una delle novità di quest'anno è stata l'analisi dell'impatto delle alte temperature in città. In questo senso, lo studio stima che la morte di circa 300 persone a Barcellona sia stata correlata al caldo tra maggio e settembre 2023. Nelle giornate più calde, il rischio di mortalità dovuto al caldo è aumentato di oltre il 51% rispetto a una giornata con un clima confortevole.
Una mortalità più alta nelle donne (75%) che negli uomini (27%). "Non muoiono per il caldo in sé, ma il caldo fa sì che malattie preesistenti si acuiscano e alla fine provochino la morte", spiega la dottoressa Carme Borell, direttrice dell'ASPB.
La maggior parte dei principali indicatori sanitari sono migliorati in questi anni, come la mortalità prematura o l’inquinamento atmosferico, ma emergono nuove sfide.
Una di questi si riferisce ai problemi di salute mentale, aggravati dalla pandemia, soprattutto nelle donne e nei più giovani. E in questo ambito la solitudine gioca un ruolo fondamentale. Attualmente, due persone su cinque di età pari o superiore a 75 anni vivono sole, la maggior parte sono donne, soprattutto nei quartieri di Ciutat Vella e Sants-montjuïc.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)