Il vaccino anti-Covid non poteva avere un testimonial migliore: Fiorina, 108 anni da compiere il prossimo 13 gennaio e una vita di quelle vissute fino in fondo. «Ho superato la Spagnola - dice - ma ero una bambina, troppo piccola per avere dei ricordi». Dopo aver festeggiato il Capodanno, si è sottoposta al vaccino contro il coronavirus nella Rsa di Tolfa, sulle colline di Civitavecchia, dove è ospite da ormai sette anni. Non ha figli, ma tanti nipoti a cui rivolge il pensiero, subito prima dell'iniezione per sconfiggere la pandemia: «Lo faccio per me, ma soprattutto per i miei nipoti», ha detto in più occasioni.
Una vita senza pause quella di nonna Fiorina, che solo da qualche anno è tornata a riposarsi nella sua Tolfa presso la Rsa Quinta Stella. Riposarsi per modo di dire, perché, a dispetto di cosa si può pensare, l'ultracentenaria è lucidissima, oltre che attiva. E a proposito di epidemie e pestilenze, l'attenzione mediatica che ieri si è scatenata intorno a lei è dovuta proprio al fatto che la clinica tolfetana è stata la prima, nel territorio della Asl Roma 4, a usufruire del vaccino anti Covid.
«Consiglio vivamente a tutti di procedere all'immunizzazione, racconta Fiorina, perché solo in questo modo si è al riparo dalla malattia. Altrimenti morirete tutti!», minaccia scherzosa. Concetto sottolineato ai nipoti, ottantenni a loro volta, che vanno a trovarla.
A raccontare la vita di tutti i giorni di Fiorina è la direttrice della Rsa dove l'anziana soggiorna: «La nostra nonnina spiega sta con noi dalla metà di luglio del 2015 e qui ha festeggiato già da ultracentenaria. Quando arrivò era totalmente autosufficiente, anzi fu lei in persona a contrattare direttamente con me la quota della retta da pagare e per anni ha firmato personalmente gli assegni. È una donna lucidissima, determinata, che pretende si faccia come dice lei. Fino a poco tempo fa si dilettava con l'uncinetto ma non fa per lei. Preferisce i contatti umani».
Da quando c'è il Covid, i nipoti possono vederla solo dalla 'stanza degli incontri' ma non le piace perché a suo dire le limita la libertà. «Mangiare poco, lavorare molto, pregare tantissimo» il motto che ha accompagnato nonna Fiorina per 108 anni, motto che nel suo caso è valso come elisir di lunga vita.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)