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Cassinis Alessandro

La rivoluzione biotestamento azzoppata dalla burocrazia

La Repubblica, 19-06-2018, p.21

Nonostante siano passati dei mesi dall’approvazione delle legge, è molto difficile poter presentare il testamento biologico nella maggioranza dei Comuni italiani. Questo uno dei motivi per il numero esiguo fino ad ora presentato nelle maggiori città: 958 a Milano, 125 a Torino, 22 a Napoli, 9 a Palermo, 0 all’Aquila. A Roma non si sa. Una delle difficoltà è anche capire quali sono le terapie da rifiutare e quelle da accettare. Un aiuto potrebbe arrivare dai medici di famiglia, ma che sono stati tagliati fuori dal testo di legge e quindi lo possono fare solo su base volontaria. Oltre al fatto che molti comuni non sono in grado di accogliere il testamento, c’è anche il fatto che mancano delle indicazioni univoche, ad esempio sul bisogno o meno della presenza del fiduciario nel momento della consegna del documento. A breve ci sarà comunque un forte incremento dei testamenti biologici perché i Testimoni di Geova si recheranno negli uffici di stato civile di tutta Italia per rifiutare le trasfusioni di sangue come impone la loro fede.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Cassinis Alessandro
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine21
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2018-06-19
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 19-06-2018, p.21
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Cassinis Alessandro
Attori
Parole chiave: Accompagnamento alla morte Testamento biologico