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Vecchia Stefano

Il titolare invecchia, ma non ha eredi Il Giappone teme la morìa di imprese

Avvenire, 03-08-2023

In Giappone la discesa demografica, che nel 2022 ha visto un nuovo record con un saldo negativo tra decessi e nuove nascite, mette a rischio oltre il 30% delle piccole manifatture e iniziative commerciali che potrebbero scomparire entro il 2025. Di «un’era di chiusure di massa» di piccole attività imprenditoriali parla la Teikoku Databank, centro specializzato in ricerche sullo stato delle imprese, sottolineando le dimensioni del problema.

A confermarlo è anche un rapporto governativo che nel 2019 valutava in 1,27 milioni i piccoli imprenditori che entro il 2025 avrebbero superato i 70 anni (considerata l’età massima per il pensionamento) senza avere eredi in grado di proseguire l’attività, spesso ereditata a loro volta. Lo stesso rapporto segnalava come il verificarsi di questa prospettiva potrebbe cancellare 6,5 milioni di posti di lavoro e incidere sull’economia per l’equivalente di 166 miliardi di dollari l’anno.

In una nazione dove la speranza di vita per gli uomini è di 82 anni, il superamento entro il 2029 del traguardo degli ottant’anni di molti nati negli anni del boom demografico potrebbe falcidiare la gestione di un gran numero di aziende dove gli over 70 mantengono spesso un ruolo di indirizzo o la proprietà. Nel contesto aziendale giapponese di forte struttura piramidale con i vertici spesso in età avanzata, questo decennio potrebbe vedere conseguenze pesanti sui due versanti, occupazionale e economico.

Per i giovani il lavoro è sempre meno garantito o definitivo mentre restano ostacoli all’accesso ai livelli dirigenziali. Sicuramente la stagnazione prolungata ha reso meno appetibile per loro lavorare nell’artigianato, nella meccanica, nel commercio al dettaglio e nella ristorazione settori caratterizzati da imprese di dimensioni piccole e spesso minuscole e improntare a rapporti fiduciari ma anche a grande dedizione. Fuori dai grandi centri urbani lo spopolamento avanza e porta alla chiusura di molte attività. Non solo quelle in crisi conclamata ma anche quelle, perlopiù a conduzione familiare, che gli anziani proprietari preferiscono chiudere piuttosto che cederle a estranei.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Vecchia Stefano
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2023
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-08-03
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 03-08-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Vecchia Stefano
Attori
Parole chiave: Analisi demografica Rapporti intergenerazionali