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Barbera Giò

Il soldato che perse una mano ora può accarezzare i nipotini

La Stampa, 24-10-2019, p.32

Giuseppe Scandura, colonnello dei bersaglieri, 78 anni, vive ad Andora, in provincia di Savona. In questi giorni ha ricevuto, dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, una mano bionica, dello stesso tipo di quella che viene utilizzata per i reduci e gli invalidi di guerra in missione in Afghanistan. Grazie al nuovo arto, Giuseppe può compiere movimenti che non faceva da più di quarant’anni, quando ha subito il grave infortunio che lo ha mutilato, durante un'esercitazione nel 1975 in Sardegna. Da allora ha sempre avuto una protesi, fino a quando, pochi mesi fa, un suo amico presidente dell'Associazione nazionale bersaglieri lo ha indirizzato presso l'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino. Ora grazie alla mano bionica si sente di nuovo completamente autonomo, è tornato a scrivere, andare in bici, anche se deve ancora imparare con un particolare addestramento a sfruttarne tutte le opportunità. La mano bionica multi articolata è una «I-Limb», ed è fatta di silicone e fibre di carbonio con un peso di 450 grammi. Giuseppe la guida con un’app scaricata sullo smartphone.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Barbera Giò
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine32
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-10-24
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 24-10-2019, p.32
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Barbera Giò
Attori
Parole chiave: Ausili Disabilità, handicap Storie di vita