Il segretario generale dello Spi Cgil Bat (Bari Andria Trani), Felice Pelagio, spiega da dove ripartire dopo la fase più critica dell’emergenza sanitaria.
Per Pelagio c’è la necessità di "una sanità pubblica, con relativi servizi socio sanitari e socio assistenziali, più attenta e capace nel dare risposte efficaci a bisogni individuali e collettivi, ottimizzando tutta l’esperienza che ci ha visto, purtroppo, anche se da casa, spettatori e nel contempo testimoni delle tante morti silenziose di anziani/e, pensionati/e, che oggi non ci sono più. Una strage silenziosa, un momento drammatico da cui è emersa, in modo esponenziale durante i primi mesi dell’emergenza, l’assenza di una politica sanitaria e assistenziale, in cui si tentava di reagire correndo ai ripari attraverso l’improvvisazione e il fai da te, in cui spessissime volte si intravedevano ritardi in tutto il Sistema Sanitario".
Per Pelagio non si possono lasciare gli anziani al loro destino ed è necessario un potenziamento dei servizi di medicina territoriale e di domiciliarità per garantire un buon invecchiamento sociale. Serve "un nuovo welfare pubblico, una migliore riorganizzazione del sistema sanitario nazionale pubblico e privato ma anche universale e inclusivo, in grado cioè di dare delle risposte al grande tema dell’invecchiamento della popolazione".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)