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I Cantoni: ok al suicidio assistito in carcere

La Regione, 05-02-2020, p.5

A un detenuto dovrebbe essere concessa la possibilità di ricorrere al suicidio assistito, ma solo a determinate condizioni. Quali esse siano resta ancora controverso, ma sul principio la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (Cdcgp) è d’accordo.

Lo ha indicato ieri a Keystone-Ats il segretario generale della Cdcgp Roger Schneeberger, confermando una notizia in tal senso del portale informativo online watson.ch.

Le divergenze tra i direttori cantonali riguardano le condizioni che devono essere soddisfatte per un suicidio assistito in prigione. Una delle questioni che si pongono in casi come questo, è se togliersi la vita non sia un modo ‘facile’ per evitare di scontare una pena. Oltre a ciò, deve ancora essere fatta chiarezza per quanto riguarda la responsabilità, il luogo del decesso e la procedura. Per rispondere a domande simili, il Centro svizzero di competenze in materia d’esecuzione di sanzioni penali (Cscsp) è stato incaricato di redigere una sintesi dei risultati della consultazione sul tema, nel frattempo conclusa.

Su questa base verrà elaborata una raccomandazione ai Cantoni. In autunno l’assemblea plenaria della Cdcgp dovrebbe poi adottare queste raccomandazioni.

Nel documento elaborato da esperti del settore e inviato in consultazione lo scorso autunno è stato sostenuto che, in materia di suicidio assistito, i detenuti hanno gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altra persona. Ad un carcerato capace di discernimento che vuole morire deve quindi essere concesso il diritto di rivolgersi a un’organizzazione di aiuto al suicidio. Inoltre, secondo il documento, a un detenuto che vuole togliersi la vita dovrebbero essere applicate le stesse linee guida che vengono adottate per il resto della popolazione: i sintomi della malattia e le limitazioni funzionali devono provocare una sofferenza giudicata insopportabile. D’altra parte l’autorizzazione di ricorrere a una organizzazione di aiuto al suicidio nel sistema carcerario dovrebbe essere accordata solo quale ultima ratio.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione2020
Pagine5
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-02-05
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Approfondimenti Online
FonteLa Regione
Subtitolo in stampaLa Regione, 05-02-2020, p.5
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Fine vita Suicidio Detenuti