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Vecchia Stefano

Guterres: «Anziani a rischio isolamento e povertà con il virus»

Avvenire, 30-09-2020, p.A8

Dal 1991, il primo ottobre è la Giornata internazionale dell’Anziano in cui viene ricordato il ruolo e le difficoltà di tanti senior.

Possono essere persone che vivono in realtà che per la ricerca del benessere riducono o addirittura cancellano i tratti tradizionali delle proprie culture, o vivere invece in società più avanzate sul piano materiale. In questo caso hanno davanti due prospettive: emarginazione e impoverimento, laddove (come succede nelle società con forte impronta confuciana) si allentano i tradizionali rapporti familiari. Oppure, come nelle società occidentali, gli anziani vengono recuperati, in tempo di crisi, in un ruolo partecipativo ed economico. Con la pandemia queste tendenze si sono evidenziate.

L’Asia, in molti Paesi ha raggiunto il «culmine demografico », con un calo delle nascite ed un consistente incremento della popolazione ultra–sessantacinquenne. Questa fascia di età salirà dal 7,8% della popolazione nel 2015 al 16% entro il 2040. Così per la metà del secolo il continente ospiterà il 61% degli anziani del mondo. A causa di politiche inadeguate però anche qui va radicandosi la discriminazione basata sull’età, con sempre maggior spazio agli stereopiti che vedono l’anziano come sinonimo di fragilità, vulnerabilità e dipendenza. Questo rischio è stato evidenziato anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha ricordato come «oltre il suo impatto più immediato sulla salute, la pandemia mette gli anziani a maggiore rischio di povertà, discriminazione ed isolamento». Ci sono però molti Paesi dell’Asia che si sono impegnati con politiche adatte ed ora hanno tanti anziani che restano membri attivi della società, continuando a dare il loro contributo alla comunità.

 Così ricorda Edoardo Klien, direttore dell’Ufficio regionale Asia– Pacifico di HelpAge International che ha organizzato per la giornata degli anziani una campagna regionale perché siano garantiti benessere, diritti e partecipazione, attraverso l’applicazione di sistemi sanitari universali, pensioni adeguate, iniziative per garantire l’inclusione sociale. Anche perché è vero che i meno giovani sono stati i più colpiti dal virus, ma hanno mostrato di essere loro il pilastro di resilienza all’interno delle famiglie. Tante sono state le iniziative prese dagli anziani in Asia durante la pandemia per tutelare le comunità di appartenenza.

In un villaggio cinese il locale comitato degli anziani ha verificato la salute degli estranei che entravano nell’abitato; gruppi di anziani in India hanno prodotto e distribuito mascherine di stoffa ai poveri e infine la «cucina della nonna» in Thailandia, dove una 71enne a Chiang Mai ha messo in funzione un servizio per fornire pasti alle vittime economiche del Covid–19. Senza dimenticare l'apporto a livello nazionale degli anziani vietnamiti nell’assistenza domiciliare a individui e famiglie in quarantena.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Vecchia Stefano
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
PagineA8
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-09-30
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 30-09-2020, p.A8
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Vecchia Stefano
Attori
Parole chiave: Cittadinanza, partecipazione Ruolo sociale