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Costalunga Anna

Gran Bretagna, se l’età "giustifica" l’orrore. I femminicidi delle donne anziane nel Regno Unito

08-03-2021

La Gran Bretagna si mobilita contro la violenza alle donne anziane. La questione è diventata di grande importanza da quando sono stati resi pubblici i numeri di un data base riferito agli anni 2009-2018, dai quali risulta che in quel decennio nel Paese sono state uccise 1.425 donne, di età compresa tra i 14 e i 100 anni, di fatto una ogni tre giorni. La metà di loro, dai 60 anni in su, sono state uccise da figli, nipoti e parenti; solo un gruppo più piccolo di 78 persone è stato ucciso da amici, vicini di casa, sconosciuti, ladri e commercianti.

Fino a tre anni fa, queste donne per la loro età, non sarebbero state conteggiate nel Crime Survey for England and Wales, lo studio sistematico sulle vittime di violenza, condotto annualmente dal Governo a fini statistici. Il tetto massimo anagrafico delle vittime, attualmente di 74 anni - e destinato ad essere innalzato il prossimo anno -  era infatti, allora, di appena 59. Secondo uno studio della criminologa Hannah Bows, un omicidio domestico su quattro coinvolge persone di età superiore ai 60 anni, la stragrande maggioranza donne - il 25% del totale, il tasso di omicidi domestici in più rapida crescita. Il che vuol dire che una persona anziana su sei subisce abusi ogni anno.

Tuttavia, in un sondaggio del 2020, condotto dall'ente no profit per anziani Hourglass, sorprendentemente, risulta che il 30% degli intervistati non considera abuso un comportamento violento come il picchiare. Si tratta nei fatti di un atteggiamento ageista, infarcito di stereotipi, confermato dai rapporti delle forze dell’ordine, troppo speso propensi ad indagare sulle capacità mentali della vittima piuttosto che sulla violenza subita. Nel corso del decennio, su un totale di 1.425 donne decedute, 278 avevano più di 60 anni. In un caso su 27, sono state oggetto di una violenza gravissima. In uno studio, nove vittime su 13 di età superiore agli 80 anni sono state anche vittime di violenza sessuale. Gli assassini di donne anziane sono incredibilmente meno propensi a esprimere rimorso o empatia. "L'invisibilità, la svalutazione e la derisione nei confronti della donna anziana si aggiungono alla misoginia quotidiana", afferma la specialista in omicidio domestico Jane Monckton Smith. “Questo contribuisce all'aumento della brutalità e alla maggiore probabilità di violenza sessuale, soprattutto da parte di uomini più giovani? Non lo sappiamo perché non ci sono abbastanza dati ", conclude.

Un gruppo a parte di uccisioni di donne anziane è il matricidio. I casi sono numerosi, e spesso fanno seguito a ripetuti maltrattamenti e a grida di aiuto da parte delle vittime rimaste inascoltate. A volte sono i comportamenti criminali dei familiari a lasciare che queste donne concludano drammaticamente la loro esistenza, per una dose eccessiva di medicinale o una finestra lasciata troppo aperta. Nella coppia le donne anziane rimangono invischiate in relazioni violente due volte più delle giovani, aumentando le possibilità di violenza letale. Per i loro familiari è persino 'assurdo' separarsi ad una certa età. Se l'aggressore è un figlio, una nonna potrebbe temere di perdere i suoi nipoti. Inoltre, una vittima con problemi di salute o disabilità (e / o problemi di mobilità), ha maggiori difficoltà a trovare un luogo sicuro dove trasferirsi. Nel 2017, Women’s Aid ha valutato che solo uno dei 276 centri a loro disposizione offriva servizi specialistici per donne dai 45 anni in su. "Molti rifiutano di credere che abusi e violenza siano così comuni in tarda età", sostengono i volontari.

I comportamenti dei caregiver raramente sono considerati a rischio. Tuttavia, nei molti casi osservati di abuso psico fisico, solo uno era effettivamente da attribuirsi al burnout del caregiver. In tutti gli altri casi si trattava di 'controllo coercitivo', un comportamento riconosciuto dal 2015 come un vero e proprio crimine, che si configura ogni qualvolta la vittima venga spogliata vittima della libertà di pensare, parlare e agire, perdendo ogni fiducia in sè. Peraltro solo il 6% di questi  reati ha di fatto portato a un'accusa nel 2018/19.

Un altro gruppo di anziane evidenziate dal data base è costituito dai cosiddetti "omicidi per misericordia". Nel corso del decennio, sono stati 27 gli omicidi così classificati. Solo uno ha comportato una condanna all’ergastolo. In 10 casi, l'assassino si è dichiarato colpevole di omicidio colposo e otto giudicati sono a piede libero. "La mia ricerca lo ha dimostrato che la condanna per i partner che affermano di aver ucciso per amore è molto più bassa della media", afferma Monckton Smith. Inoltre nelle aule di giustizia si tende a far passare il messaggio che i familiari assassini sono in realtà amorevoli figli e devoti mariti che hanno agito sempre per il bene della vittima. Anche a causa della mancanza di strumenti adeguati da parte di chi indaga.

Per l'opinione pubblica inglese, dunque, le donne anziane non sono conteggiate nelle statistiche, sono trascurate dalla polizia, emarginate dai servizi e molte di loro sono lasciate a morire in una relazione a rischio perché le poche vie d'uscita a loro disposizione sono bloccate da ageismo, stereotipi, sottofinanziamenti e ignoranza. Uno studio su 30 omicidi domestici che hanno coinvolto donne anziane, ha concluso che la morte sarebbe stata di fatto prevenibile in almeno 14 casi. Undici di loro avevano avevano richiesto un intervento sulla salute mentale di un familiare; una aveva bisogno di aiuto per un marito reso aggressivo dalla demenza; una denuncia di abuso non era stata presa in considerazione; la richiesta di una vittima di andare in una casa di cura, piuttosto che tornare da suo figlio, è stata ignorata. Un microcosmo conciso ma drammatico di quanto poco si stia facendo per aiutare questa parte di universo femminile.

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Autore (Cognome Nome)Costalunga Anna
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa08-03-2021
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Costalunga Anna
Attori
Parole chiave: Ageism Differenze dovute ad età, sesso, razza, ecc. Maltrattamenti, abusi