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Carrino Antonella

Gli anziani in Russia

28-05-2019

Chiunque sia andato ultimamente a Mosca si è meravigliato dinnanzi alla modernità, all’agiatezza e all’enorme cambiamento avvenuto negli ultimi quindici anni. Sebbene lo Stato abbia saputo fare un salto di qualità dal punto di vista tecnologico e di modernità, l’economia del Paese rimane stagnante per non dire in recessione. 

Oltre le mura del Cremlino, i grandi centri commerciali, le grandi marche e gli sfarzi dei miliardari, c’è un mondo immenso di cui nessuno parla perché è sconveniente, sia per un russo o per uno straniero. È il mondo della gente comune, dei pensionati, e degli invalidi.

Un colonnello russo in pensione, con quarant’anni di servizio, riceve circa 180 euro mensili di pensione. Tali “redditi” obbligano molti anziani, medici, insegnanti, commercianti e anche gli alti ranghi militari, a vivere in ciò che un tempo si chiamava “Kommunalka”. Ovvero, la condivisione di un appartamento con altre persone, il più delle volte sconosciute.
Tale modus vivendi è tornato attuale per mera necessità, per sopravvivenza, dovuta a una pessima ripartizione della ricchezza all’interno del Paese. Difficoltà economiche si riscontrano per il pagamento delle bollette del gas e della luce, cosa che si risolve vivendo con i coinquilini e dividendo le spese, persino quelle alimentari. Il freddo, in molti appartamenti in Russia, si combatte come si può anche con i tappeti appesi alle pareti, usati come isolamento termico. Inoltre, è facile trovare gli inquilini con indosso cappotto, spessi calzini di lana e foulard sul capo persino tra le mura domestiche. Gli anziani in Russia, raramente rimangono inattivi perché hanno bisogno di arrotondare come possono la pensione miserrima. Soprattutto gli uomini hanno una bassa aspettativa di vita, intorno ai 55-60 anni, per via dell’abuso di alcol. Solo negli ultimi anni è cresciuta di poco arrivando a sfiorare i 70 anni.

È facile incontrare per le strade della provincia russa numerosi anziani intenti a vendere qualche paccottiglia su una bancarella da marciapiede, come vecchi libri usati, tazzine, cucchiaini, filo per cucire e bottoni. I colbacchi caldi fanno capolino alle casse di vecchi chioschi traballanti alle fermate degli autobus, dove si possono acquistare biglietti della lotteria, birra in lattina, vodka, peluche per i bambini o caramelle. Le babushki, come vengono chiamate le signore di una certa età, letteralmente significa “le nonne”, per le vie espongono su una cassetta rovesciata i prodotti del loro orto, i più tipici sono i cetriolini, aglio, prezzemolo,fiori oppure cappellini, calze e bamboline lavorate a mano.
Le pensioni basse obbligano gli anziani a non fermarsi mai, prendere fiato è un lusso, e raramente ci si sofferma a pensare all’ingiustizia della vita, per quanto ne siano tutti consci. Più si fa, meno si pensa. Gli appartamenti dalle pareti scrostate, ammuffite, odoranti di vita e di anni, sono tappezzati, oltre che dai tappeti, anche dalle fotografie dei parenti e dei nipoti.

Il gap sociale ed economico russo non è mai stato riempito dalla caduta del comunismo, sebbene ci sia stato un barlume di speranza intorno al 2005, con ciò che sembrava l’inizio di una classe media, che avrebbe favorito il sollevamento delle fasce meno agiate, contribuendo anche a rimpolpare le pensioni scarne in quanto “classe cuscinetto” tra i ricchi e i poveri. E’ fondamentale trovare una soluzione alla precarietà per i 20 milioni di russi che vivono sotto la soglia della povertà. La difficoltà nel sostentamento della popolazione sta nella sua distribuzione su un territorio che conta undici fusi orari, ogni regione, ogni Repubblica, ha la sua tradizione, la sua cultura e la sua piccola realtà economica, che sia la pesca, l’agricoltura o la pastorizia. Può essere complicato riuscire ad abbracciare le necessità di tutte le comunità, senza togliere all’una per dare all’altra.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa28-05-2019
Fonte da stampare
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Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Atteggiamento verso invecchiamento Europa Stili di vita