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Carrino Antonella

Giovani caregiver: il caso di Erika e l’urgenza di una legge nazionale

30-10-2019

Fare il caregiver non è una scelta. Capita e avviene a tutte le età. Dai dati emersi dal convegno «Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano», organizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) emerge che i caregiver in Italia sono circa 7 milioni. Sono soprattutto donne e aumenta la loro età media in connessione con l ‘aumento dell’età degli assistiti. Circa la metà dei non autosufficienti italiani è seguita da un caregiver familiare, di cui 1 su 5 è over 60 e, nell'85% dei casi, è donna. Tuttavia, è in crescita anche il numero dei giovani che si prendono cura di genitori e spesso di nonni. Questo dato è confermato dal progetto europeo ME-WE (supporto psicosociale per la promozione della salute e del benessere dei giovani caregiver adolescenti), dal quale emerge che in Italia moltissimi sono i giovani caregiver coinvolti nell'accudimento dei loro nonni. 

Solo in Liguria, la regione più vecchia d’Italia con il 28% di over 65 su una media nazionale del 21%, si stima siano presenti circa 15.000  giovani caregivers (fino a 18 anni) o giovani adulti caregiver (fino a 25 anni). Tutto ciò influisce pesantemente sul loro rendimento scolastico, sulle opportunità lavorative e di inclusione sociale tanto che il 6% dichiara di essere stato vittima di bullismo.  Grave è il rischio anche per la loro salute (il 26% denuncia problemi fisici, il 16% anche problemi di tipo psico emotivo). Spesso sono invisibili: solo il 13% riceve aiuto formale dai servizi. Quanto al dato nazionale, si calcola che in Italia il 7,3% dei ragazzi e il 6,9% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni sia impegnato in attività di cura e assistenza. 

Proprio in Liguria si è intercettata l’esigenza di dare supporto a queste figure con un progetto che ha coinvolto gli insegnanti nel ruolo di “sentinelle” del disagio giovanile in questo ambito e dove l'Assessore alla Sanità  ha dichiarato di voler agire anche sul fronte dell’informazione e dell'aiuto psicosociale per questi ragazzi. Ci sono poi gli studenti universitari caregiver che a tutt’oggi non sono equiparati agli studenti lavoratori. 

E’ caso di Erika Borellini  che ha 25 anni, vive a Carpi e si è laureata in ingegneria elettronica.  Da sei anni Erika è la caregiver di sua madre, colpita da un aneurisma cerebrale. Vorrebbe iscriversi alla triennale (ingegneria meccatronica) ma il suo voto di laurea(84/110 ) per un solo punto non basta. Uno studente lavoratore avrebbe avuto due punti di "bonus": perché uno studente caregiver no? La petizione con cui Erika ha chiesto al ministro Fioramonti e alla ministra Bonetti  di essere semplicemente equiparata ad uno studente lavoratore ha raccolto quasi 110.000 firme su Change.org e la sua storia ha sollecitato un’interrogazione parlamentare. Sabato 26 ottobre la risposta del MIUR è arrivata in tv e c’è da sperare che si concluda positivamente.

Rimane il fatto che le soluzioni non dovrebbero essere trovate caso per caso ma previste da una legge sui caregiver familiari, attesa da anni e sollecitata in questi giorni al Governo da parte di tutte le associazioni di rappresentanza. Il disegno di legge ( d.d.l. 1461 depositato ad agosto 2019 al Senato) prevede fra l’altro che i caregiver abbiano diritto ai  contributi previdenziali (figurativi) per un massimo di tre anni e il loro inserimento nei Livelli essenziali di assistenza ed in quelli di prestazione (Lea e Lep) per  poter riconoscere loro il diritto a periodi di sollievo e alla consulenza da parte delle strutture socio-sanitarie per l’adattamento dell’abitazione alle esigenze del malato. 

Presso le Asl dovrebbero essere contemplate anche corsie preferenziali dedicate ai caregiver per fare richiesta di ausili e protesi. Il disegno di legge contempla, infine, la possibilità che i prestatori di cure ottengano riconoscimenti formativi se scelgono fare gli operatori socio-sanitari e le detrazioni per i carichi familiari, fino al 50% ogni anno, con un tetto di spesa di 10.000 euro. Bisogna ricordare inoltre che è sempre fermo in Parlamento anche il fondo di 60 milioni di euro in tre anni, previsto con la legge di bilancio 2018, dedicato a interventi finanziari a supporto dei caregiver.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa30-10-2019
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Caregiver caregiving Differenze dovute ad età, sesso, razza, ecc. Legislazione nazionale Welfare